Liverpool sconfitto, Klopp: “Al ritorno con il Real Madrid si giocherà in uno stadio vero”
Jurgen Klopp aveva usato il termine "strano" per definire la sensazione di giocare un stadio più piccolo come il ‘Di Stefano'. Il Real Madrid s'è trasferito lì da quando al ‘Santiago Bernabeu' sono iniziati i lavori di ristrutturazione: sarebbero dovuti terminare prima dell'inizio della nuova stagione ma, a causa anche delle difficoltà sorte durante la pandemia, c'è stato un ritardo nella consegna dell'impianto. Sono 13 i match disputati finora lì dai blancos che hanno approfittato anche dell'assenza di tifosi per ‘raccogliersi' su quel rettangolo verde che rappresenta un pezzo di storia del club.
Un "campo d'allenamento", secondo la definizione del tecnico tedesco che non ha nascosto le difficoltà di ambientamento da parte della sua squadra, quasi a giustificare le sbavature (alcune davvero clamorose) della sua squadra nell'andata dei quarti di finale di Champions League.
In buona sostanza, giocare in quella struttura dalle dimensioni ridotte ha creato qualche problema ai Reds. Klopp lo ammette chiaramente dopo la sconfitta (3-1) rimediata in Spagna e che sarà difficile ribaltare al ritorno, ad Anfield Road, che sarà sì uno stadio "vero e proprio" ma vuoto, senza quella carica dei sostenitori che spesso ha accompagnato le imprese del Liverpool.
Al ritorno sarà sicuramene più difficile per il Real Madrid – le parole dell'allenatore tedesco -. Ad Anfield con o senza il pubblico sarà diverso. È stato molto strano perché la situazione era diversa, perché non era uno stadio… completamente diverso da qualsiasi altro posto in cui abbiamo giocato prima. Anfield invece è uno stadio vero e proprio e per noi sarà molto meglio.
La replica di Zidane non si è fatta attendere, il tecnico dei blancos si gode il successo (che è un buon viatico in vista del Clasico) e mette le mani sulla qualificazione. "Non ho un'opinione su quanto ha detto Jurgen, ma siamo orgogliosi di giocare all'Estadio Alfredo Di Stefano".
