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L’Italia va, sesta vittoria di fila: Barella migliora, Immobile si sblocca

Il 4-3-3 di Mancini ha un centrocampo più di corsa senza Verratti. Sensi brillante per un’ora, Barella prezioso nelle due fasi. Chiesa un po’ statico sulla destra. Immobile segna il primo gol in azzurro dopo due anni. L’Italia rischia qualcosa sulle progressioni della Finlandia quando viene a mancare il filtro in mezzo. Ma il gioco resta fluido.
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Sesta vittoria consecutiva dell'Italia di Roberto Mancini. Immobile e il rigore di Jorginho firmano il successo di un'Italia che in Finlandia controlla la partita pur con qualche pausa in fase offensiva. Il 2-1 è il risultato di un rigore generoso e della necessità di aggiustamento nei movimenti del centrocampo, per l'assenza di Verratti. Di conseguenza anche la difesa, che parte a quattro ma imposta a tre, va in difficoltà quando manca il filtro. Barella tiene nelle due fasi, Sensi meglio per un'ora poi cala alla distanza.

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Le formazioni

Mancini rivoluziona la squadra rispetto alla trasferta in Armenia. Dentro dall'inizio Izzo, Acerbi, Sensi, Immobile e Lorenzo Pellegrini, scelto per completare il tridente insieme al bomber della Lazio, che gioca per Immobile, e Chiesa. La Finlandia sacrifica il tradizionale 4-4-2 per un 5-4-1 che esalta i break in progressione di Pukki, il pericolo numero 1, bomber del Norwich che ha segnato sei gol nelle prime tre partite di Premier League. Suo il primo allungo sulla corsia di centro-sinistra, contenuto prevedibilmente dal più veloce dei difensori azzurri, Emerson. Lo scatto però gli costa. Emerson deve uscire, Mancini sceglie Florenzi che va a occupare la stessa posizione. Proprio da quella paerte va ad agire Lappalainen, quando il tecnico finlandese decide di invertire gli esterni di centrocampo.

Lod e Lappalainen si abbassano per fare densità in qualità di schermo davanti alla difesa. L'Italia, che non ha Verratti in appoggio in fase di regia, fatica a trovare meccanismi diversi in fase di interpretazione. Pellegrini arretra per garantire compattezza verticale, Barella e Sensi però non sembrano a loro agio nel doppio ruolo di copertura e circolazione rapida del pallone.

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Pellegrini parte largo, ma con Florenzi poco dialogo

Di fatto l'Italia, che parte con Izzo adattato come terzino destro, imposta con una difesa a tre e Florenzi a supportare l'azione offensiva con una posizione più alta e più aperta sulla corsia di destra. Mancini vuole un attacco più dinamico, chiede a Immobile di non rimanere troppo fermo alle spalle della difesa, e un coinvolgimento maggiore tra le linee delle mezzali. Ma di fatto il ruolo di Pellegrini largo, per lavorare nello spazio di mezzo, si fa meno produttivo con un terzino diverso, e adattato sul lato debole.

Il primo tempo di Sensi (fonte: Sofascore)
Il primo tempo di Sensi (fonte: Sofascore)

La Finlandia aspetta e riparte velocemente, subito in verticale, agevolata al 25′ da un passaggio orizzontale azzardato con troppa sufficienza da Jorginho. A quel punto del match, la principale combinazione di passaggi restano i 15 scambi tra Bonucci e Acerbi: dimostrazione di un'Italia che da un lato persegue la costruzione dell'azione dalla difesa e dall'altra deve rallentare l'uscita bassa del pallone per la globale staticità del tridente offensivo.

L'Italia cresce con un calcio verticale

Infatti Immobile risulta favorito più dai tagli da dietro di Sensi e di Barella che dal dialogo con Chiesa, piuttosto monocorde sulla corsia di destra. Ma è proprio il talento della Fiorentina a servire a Sensi l'assist per un tiro al volo che chiama Hradecky alla parata più difficile del primo tempo. Il centrocampista dell'Inter è chiamato a una partita di corsa, con e senza palla, per incentivare la verticalità della manovra azzurra

I tocchi nei primi 25 minuti. L'Italia (pallini blu) tiene bene l'ampiezza oltre il centrocampo ma fatica a entrare in area. La Finlandia attacca da destra e fa bene schermo al centro davanti alla difesa
I tocchi nei primi 25 minuti. L'Italia (pallini blu) tiene bene l'ampiezza oltre il centrocampo ma fatica a entrare in area. La Finlandia attacca da destra e fa bene schermo al centro davanti alla difesa

La Finlandia mantiene Pukki riferimento offensivo che allunga la squadra e costringe i tre centrali di fatto dell'Italia a stringersi velocemente sui ribaltamenti dell'azione anche perché Izzo e Acerbi restano piuttosto larghi per facilitare lo scorrimento del pallone verso gli esterni di centrocampo.

Nel finale di primo tempo, l'Italia prende campo e sicurezza, attacca con cinque o addirittura sei uomini nella zona della palla.

Le posizioni medie nel primo tempo. Pukki allunga la Finlandia, Inmobile si abbassa molto
Le posizioni medie nel primo tempo. Pukki allunga la Finlandia, Inmobile si abbassa molto

L'Italia si sblocca

Il secondo tempo si gioca a ritmi più bassi. La Finlandia mantiene un pressing non strutturato e organizzato sui difensori centrali azzurri che hanno il tempo per impostare. Sull'asse Izzo-Chiesa l'Italia riesce a mantenere il possesso negli ultimi 30-40 metri: l'obiettivo sembra chiaro, portare i giocatori della Finlandia sotto la linea della palla ad addensarsi da quella parte e spingere la transizione sul lato debole anche attraverso gli sganciamenti da dietro di Acerbi.

Il possesso dell'Italia è più fluido e convincente, anche prima del gol del vantaggio di Immobile che si sblocca di testa e realizza la prima rete in azzurro in due anni. Teso e preciso sul secondo palo il cross di Chiesa per la prima rete di Immobile dal 5 settembre 2017 in un Italia-Israele disputato al Mapei Stadium. Era ancora l'Italia di Giampiero Ventura.

I tiri effettuati fino al vantaggio azzurro: evidente la maggiore pericolosità dell'Italia
I tiri effettuati fino al vantaggio azzurro: evidente la maggiore pericolosità dell'Italia

Due rigori tengono avanti l'Italia

Col passare dei minuti, però, Barella e Sensi non offrono lo stesso contributo nel collegamento tra centrocampo e attacco. L'Italia è più lenta, distratta, una palla persa porta alla ripartenza di Pukki appena toccato dall'ex Sassuolo, ingenuo comunque nel non temporeggiare sull'inserimento in area del bomber del Norwich. Pukki ringrazia e festeggia il gol numero 20 in nazionale.

Esce Chiesa per Bernardeschi, che rimane a destra per rientrare e tirare col sinistro. Mancini cambia anche l'attacco, con Belotti per Immobile, mentre il ct finlandese Kanerva sceglie Tuominen per Lappalainen senza che dal punto di vista degli equilibri tattici cambi nulla.

II nuovo vantaggio azzurro, altro rigore trasformato da Jorginho, inevitabilmente fa aprire la Finlandia che si sbilancia. Belotti ha l'occasione di incrociare e firmare il terzo gol azzurro, indirizzato al tiro da un filtrante di Bernardeschi in transizione. Dietro i disimpegni si fanno più rischiosi, con gli avversari sbilanciati in un sostanziale 4-2-4 e l'Italia che porta tanti uomini comunque sopra la palla. Ma l'Italia controlla e mette un piede e mezzo all'Europeo 2020.

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