L’Italia imita lo schema del Napoli di Spalletti su punizione: il vero segreto è uno specialista
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Come il Borussia Dortmund. Come il Napoli. Lo schema su calcio di punizione che ha permesso all'Italia di pareggiare contro la Svizzera è un déjà vu, frutto di una strategia studiata in allenamento e messa in atto in partita. Merito anche di uno specialista, l'arma segreta di Mancini: è Gianni Vio, l'uomo che ha inventato oltre quattromila schemi su punizione, l'analista che studia le traiettorie e le posizioni dei calciatori. Lo scacchista che vede oltre la prima mossa e in mente traccia azione e reazione alle sue mosse.
Così aveva segnato Rrahmani il gol del 2-1 dei partenopei contro la Fiorentina (allora fu Insigne a simulare la battuta lasciando a Zielinski il compito di sorprendere gli avversari). Così Di Lorenzo (difensore dei campani) ha siglato la rete che ha rimesso in gioco la Nazionale (1-1) nel primo tempo della sfida di qualificazione ai Mondiali contro la Svizzera. Per Lorenzo Insigne, che ha studiato a memoria i movimenti del compagno di squadra, è stato un gioco da ragazzi piazzare la traiettoria carica di forza ed effetto giusti per arrivare là, nel mezzo, dove l'ex Empoli ha anticipato Sommer (in uscita).
E questa volta è toccato al "magnifico" – che con la Viola aveva partecipato al trucco da illusionista – il compito di piazzare la zampata mentre Emerson Palmieri era nei pressi a fungere da diversivo: si aspettavano che fosse lui a calciare, ci ha pensato l'esterno d'attacco del Napoli. Perfetta la scelta dell'inserimento, altrettanto la "testata" che ha sorpreso l'estremo difensore per spezzare l'incantesimo e il nervosismo, dare la scossa alla squadra sorpresa dal vantaggio degli elvetici con una bordata di Widmer da fuori area.
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Pareggio con brivido per il check del Var. Dalla cabina di regia viene presa in esame la posizione dei calciatori Azzurri per un eventuale fuorigioco (in particolare Belotti). La verifica è durata qualche minuto, tenendo col fiato sospeso Nazionale e tifosi, fino a quando il messaggio sul maxi-schermo non ha scatenato l'esultanza. Non era in off-side Di Lorenzo, né c'è stata una deviazione irregolare.