L’Italia fa un passo in avanti per Euro 2032: si sono già candidate 11 città
L'iter per la candidatura dell'Italia per organizzare gli Europei di calcio del 2032 è ufficialmente partita. Il primo sì è arrivato dalla Commissione del Senato, che ha approvato la risoluzione che impegna il governo. La notizia l'ha data il senatore Roberto Marti, presidente della commissione cultura e sport al Senato: "L'Italia, su iniziativa della Figc, si apre all'ipotesi di ospitare gli Europei di calcio nel 2032, e tempestivamente la commissione cultura e sport al Senato che presiedo approva una risoluzione, a prima firma del senatore Filippo Melchiorre, che impegna il governo a sostenere la candidatura".
Il presidente della FIGC Gravina vuole fortemente portare i campionati Europei in Italia. In un primo momento si era pensato di proporre la candidatura per il 2028, ma poi si è deciso di posticipare di quattro anni. C'è tanto tempo. Ma le candidature vanno organizzate e programmate con larghissimo anticipo. L'Italia tornerebbe a ospitare un'intera edizione degli Europei dopo quella del 1980 (vinse la Germania Ovest). Nel 1968 l'Italia ospitò le fasi finali del torneo, ed ha pure organizzato una serie di partite di Euro 2020 (disputato tra giugno e luglio del 2021).
Ora inizia un'altra partita relativa alle candidature delle singole città, che vogliono ovviamente organizzare partite di Euro 2032, che essendo a 24 squadre prevede 51 partite. Ogni Comune ha tempo fino al 15 marzo per inviare il dossier definitivo alla FIGC.
Le città che proporranno la candidatura sono undici: Roma, Milano, Napoli, Bari, Palermo, Cagliari, Genova, Bologna, Firenze, Torino e Verona. Praticamente sono le stesse città che hanno ospitato le partite dei Mondiali di Italia '90, eccetto Udine. Di queste undici però una ne sarà esclusa. Perché sono ‘solo' dieci le città che la FIGC deve indicare alla Uefa per l'Europeo del 2032.