L’Italia celebra Gianluca Vialli, leader dello spogliatoio: “Per noi un esempio vivente”
Il segreto dell'Italia campione d'Europa? Sicuramente il gruppo. Giocatori, staff tecnico, addetti ai lavori hanno creato un'alchimia unica che ha fatto la differenza. A farne le spese anche l'Inghilterra che si è arresa ai rigori. Una figura fondamentale della rappresentativa azzurra, è stata sicuramente quella del capo delegazione Gianluca Vialli. L'ex bomber, gemello del Ct Mancini, ha indicato la rotta da seguire ai giocatori italiani, con la sua esperienza in campo e fuori.
Gianluca Vialli è stato fondamentale per l'Italia e non solo per il rito scaramantico di cui si è reso protagonista in occasione di ogni partenza da Coverciano. L'ex centravanti e capo delegazione, ha avuto un ruolo chiave dietro le quinte del gruppo capace di salire sul tetto d'Europa. La conferma è arrivata nel post-partita dalle parole di Alessandro Florenzi: "È importante che tutti lo sappiano. Noi abbiamo un esempio che ci dimostra ogni giorno come si deve vivere, come ci si deve comportare, in qualsiasi ambiente, in qualsiasi situazione. Ed è Gianluca Vialli".
Quando indossava gli scarpini da calcio, Gianluca Vialli era un vero e proprio trascinatore. Un ruolo ricoperto anche nelle vesti di capo delegazione azzurra, al fianco del compagno di tante battaglie e amico Roberto Mancini. L'ex bomber che si è dimostrato un guerriero capace di lottare come un leone contro la malattia, ha fatto un lavoro eccezionale. E il tutto in silenzio, senza voler rubare la scena ai protagonisti in campo di questa impresa, come confermato dalle parole di Florenzi: "Voglio dirgli che per noi è speciale. Lui per noi è davvero un esempio vivente. Mi odierà, ma se lo merita".