L’Iran obbliga un aereo ad atterrare: a bordo la famiglia di Ali Daei, che sostiene le proteste
Ali Daei è il più forte calciatore iraniano di tutti i tempi, ma da un po' di tempo a questa parte si parla di lui per vicende extra-sportive. L'ex attaccante nei mesi scorsi ha dato il proprio sostegno al movimento di protesta nazionale dopo l'uccisione della ventiduenne Mahsa Amini. Daei ha fatto sentire la sua voce, assai ascoltata in virtù della sua popolarità. E ora è protagonista, ufficialmente di rimbalzo, di una brutta vicenda. Perché l'aereo con a bordo la sua famiglia è stato bloccato ed è stato costretto ad effettuare un atterraggio.
Il sito Iran International ha scritto che il volo della Mahan Air partito da Teheran e diretto a Dubai ha dovuto atterrare sull'isola di Kish. A bordo erano presenti, tra i passeggeri, Mona Farrokhazari, la moglie dell'ex bomber, e la figlia di Ali Daei. Alla donna e al bambino è stato impedito di lasciare il paese.
Ali Daei ha confermato l'accaduto e anche sbigottito ha dichiarato che: "Hanno costretto la mia famiglia a scendere dall'aereo, ma non li hanno arrestati. Non comprendo questo comportamento. Mia moglie e mia figlia sono salite legalmente sull'aereo a Teheran, e avevano in programma di visitare Dubai per alcuni giorni e poi tornare in Iran. Ma l'aereo è stato costretto a rientrare con tutti i passeggeri. Era una caccia al terrorista?".
Secondo quanto riferiscono le agenzia di stampa iraniane Tasmin e Isna la moglie di Ali Daei non poteva lasciare l'Iran perché nelle scorse settimane aveva invitato la gente a partecipare allo sciopero nazionale. Il Supremo consiglio per la sicurezza nazionale le aveva vietato di lasciare la capitale con un ordine esecutivo.
Ali Daei è stato un calciatore di alto livello, ha giocato per tanti anni in Germania, lo ha fatto con Arminia Bielefeld, Hertha Berlino e soprattutto con il Bayern Monaco, con cui arrivò fino alla finale di Champions League del 1999. Con l'Iran ha realizzato oltre 100 gol. Noto, non solo in patria, è stato nelle scorse settimane uno dei primi atleti a schierarsi contro la repressione del governo iraniano.