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L’ira di Allegri si abbatte sulla Juve: “Non esiste che il Milan possa farci quel gol”

Massimiliano Allegri è stato protagonista di un’analisi durissima al termine di Juventus-Milan. Non tanto per il risultato, quanto per il modo in cui è maturato il pareggio dei rossoneri: “Le partite si devono portare a casa con le buone o con le cattive”. Fa autocritica sui cambi, ma rimprovera l’atteggiamento dei suoi giocatori.
A cura di Paolo Fiorenza
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La classifica della Juventus inizia a pesare. Sulle situazione, sulle disamine, sul morale. E si percepisce nitidamente quando Massimiliano Allegri si presenta ai microfoni di DAZN per l'intervista post-partita a pochi minuti dal fischio finale della gara con il Milan, terminata con un pareggio maturato nel finale, in un modo che non è piaciuto al tecnico livornese.

"Sono arrabbiato", dice subito ad inizio intervista. E poi spiega il suo punto di vista estremamente critico nei confronti della squadra: "Abbiamo fatto un bel primo tempo, nel secondo abbiamo rischiato addirittura di perderla dopo l’1-1.  Abbiamo perso attenzione, sull’angolo in cui abbiamo preso il gol abbiamo difeso con sufficienza. Non esiste che gli altri possano fare gol arrivati a quel momento".

L'atteggiamento della squadra nel momento chiave della partita è il punto su cui Allegri si infervora particolarmente. Nella sua visione di calcio, molto semplicemente, non è contemplata la possibilità di perdere punti importanti nel modo in cui li ha persi la Juventus questa sera, con una difesa timida su una delle poche occasioni concesse al Milan.

"Nei momenti finali bisogna essere tosti, cattivi, si deve portare a casa il contrasto e giocare meglio – spiega Allegri –. Questo fa parte di una crescita che devono avere alcuni giocatori. Vincere le partite è un discorso, qui si gioca per vincere i campionati e queste partite non si devono pareggiare. Che i gol ce li facciano perché sono bravi gli altri, non perché lo facciamo fare noi. In quei momenti bisogna portar la partita a casa, con le buone o con le cattive. E questa cosa la dobbiamo imparare velocemente".

Allegri non risparmia neanche se stesso e fa mea culpa, apertamente: "Io ho sbagliato i cambi, la responsabilità è mia. Dovevo mettere in campo giocatori più difensivi e ho sbagliato". Le sostituzioni non hanno sortito l'effetto sperato, anzi: "Meno male che l’arbitro ha fischiato la fine perché rischiavamo di perderla questa partita. In quei 15 minuti, se non si capisce l’importanza del risultato e si mettono da parte le cose personali, mettendosi a disposizione della squadra a costo di fare il terzino anche se si è attaccante, queste partite non si portano a casa".

"La squadra deve difendere con il coltello tra i denti, se no non vinci – conclude Allegri -. Lasciando punti così difficilmente vinceremo il campionato". La classifica parla chiaro, in questo senso. E il margine d'errore è sempre più ridotto.

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