Lior Asulin ucciso da Hamas nell’attacco al rave party: l’ex calciatore festeggiava il compleanno
"La strage del rave party". È stata ribattezzata così la terribile aggressione nel deserto del Negev, vicino al Kibbutz Re'im, a circa cinque chilometri dalla Striscia di Gaza durante l'assalto di Hamas di sabato mattina. Secondo il servizio di soccorso israeliano Zaka, i soccorritori hanno trovato sul posto oltre 260 corpi di giovani che partecipavano al festival musicale nel deserto.
I primi razzi sono stati lanciati poco prima dell’alba di domenica e nelle ore successive i terroristi hanno preso d’assalto il festival e hanno aperto il fuoco sui partecipanti.
Tra le migliaia di persone che era presenti al rave c'era anche l'ex calciatore Lior Asulin, che è stato ucciso mentre festeggiava il suo compleanno. A confermare la sua morte sono state l‘Hapoel Tel Aviv e l'Hapoel Be'er Sheva con un comunicato sui social.
Questa la nota del Be'er Sheva, uno dei club in cui ha trascorso parte della sua carriera: "È con grande dolore che riceviamo la notizia della morte dell'ex giocatore Lior Asulin, che ha indossato la nostra maglia dal 2009 al 2011. Inviamo le nostre condoglianze alla sua famiglia".
Dopo una carriera di buon livello tra il 1997 e il 2017, l’ex attaccante venne arrestato per spaccio di cannabis tramite canali social e condannato a 19 mesi di carcere ma Asulin venne rilasciato dopo otto mesi per buona condotta.
L'allenatore Bnei Sakhnin ha parlato con il media Israel Hayom e ha parlato così del suo ex calciatore: "Un ragazzo con un cuore d'oro, questa era la sua caratteristica più eccezionale. Hanno sempre detto che la sua caratteristica più eccezionale era restituire, ma ho visto che la caratteristica più eccezionale era dare la sua anima ai suoi amici. Ieri ho sentito che era scomparso, il primo pensiero che mi è venuto in mente è stato che bella vita avrebbe potuto avere e che vita difficile ha avuto alla fine".
Asulin è stato uno dei protagonisti della conquista della Coppa d'Israele del 2004 da parte del Bnei Sakhnin, il più importante club arabo del paese, e portò il club a qualificarsi per la Coppa UEFA della stagione successiva.
Nelle stagioni seguenti l'attaccante ha ricevuto offerte anche da club europei, tra cui Olympique Marsiglia e Nizza, ma alla fine non si è mai spostato da Israele cambiando squadra quasi ogni anno fino al suo ritiro.