Lionel Messi diserta l’allenamento: non si considera più un giocatore del Barcellona
Prima i test anti-Covid, poi i primi allenamenti. Il nuovo Barcellona di Ronald Koeman si è rimesso al lavoro alla ‘Ciutat Esportiva Joan Gamper' senza il suo capitano e calciatore più rappresentativo: Leo Messi. Il giocatore argentino, dopo aver preso la decisione di lasciare la squadra catalana, si è infatti chiamato fuori e ha dunque deciso di non rispondere alla convocazione inviata dallo staff del nuovo allenatore.
Il tutto a poche ore dal presunto incontro tra il padre Jorge e i vertici del club spagnolo, incluso ovviamente il presidente Josep Maria Bartomeu, organizzato per decidere del suo futuro e della formula con la quale sancire il clamoroso divorzio da quella che, fino ad oggi, per lui è sempre stata un seconda casa: una grande famiglia che lo ha accolto da bambino, facendolo diventare uomo e grande calciatore.
Messi e il Barcellona ai ferri corti
Il braccio di ferro è dunque già cominciato, e le due parti rischiano di irrigidirsi ulteriormente di fronte alla minaccia del Barcellona di multare Messi per non essersi presentato alla giornata dedicata ai tamponi per il Coronavirus. A seguire da vicino la vicenda è ovviamente il Manchester City dello sceicco Mansour e del tecnico Pep Guardiola, che starebbe addirittura già pensando una presentazione in grande stile per lo sbarco della Pulce nella Premier League.
Il destino del Pallone d'Oro in carica è però vincolato alla famosa clausola per liberarsi subito e gratis dal contratto con il Barcellona. Mentre i legali di entrambe le parti sono già al lavoro, la Liga ha intanto già dato ragione al Barcellona e ha fatto intendere che per prelevare Messi bisogna pagare i 700 milioni di euro. Secondo la giurisprudenza della Fifa e del tribunale arbitrale dello sport, il club catalano non potrebbe però negare il transfer al giocatore verso un altro club. La battaglia legale è appena cominciata e di certo terrà tutti con il fiato sospeso.