Lione-Juventus, il flop di Rabiot: potenzialmente un crack, ma in campo delude
Poteva e doveva essere la gara della svolta nella stagione di Adrien Rabiot e invece Lione-Juventus si è trasformato in un incubo ad occhi aperti. Scelto come titolare di centrocampo sulla zona centro sinistra, il francese non è mai riuscito realmente ad entrare in partita dando l'aiuto richiesto dal tecnico. Se la Juventus oggi ritorna dalla Francia con una sconfitta che fa male e ha riaperto il fianco alle polemiche, è anche demerito del giocatore acquistato in estate e ancora oggetto del mistero in casa bianconera.
La partita di Rabiot non è stata di certo positiva, anzi. Per diversi aspetti, il francese è risultato anche peggiore in campo, poi sostituito nella ripresa con i cambiamenti che Maurizio Sarri ha provato a dare ad una squadra che, comunque, non è riuscita a rientrare in partita e a invertire il trend. Un ko che fa male, nato dal non gioco, da alcune tensioni interne, da una incapacità di esprimersi come il gruppo oramai dovrebbe fare, arrivati a fine febbraio.
Rabiot, una scommessa vinta a metà
Rabiot è di per sè lo specchio della Juventus attuale: sulla carta dalle potenzialità enormi sia da un punto di vista tattico che tecnico, il francese non si è ancora inserito con costanza negli schemi di Sarri. Una pedina che racchiude in sè i prodromi del gioco di Sarri ma che da quando è arrivato in estate dal Paris Saint-Germain, cercato dai vertici bianconeri quale nuovo riferimento in mediana, non è riuscito a fare la differenza. In stagione, il nazionale transalpino ha collezionato 24 presenze (17 in campionato, 3 in Coppa Italia, 4 in Champions League) trovando continuità solamente negli ultimi due mesi.
La partita di Lione
Dopo un avvio stentato, tra adattamento, squalifiche e problemi fisici (un guaio agli adduttori prima di Natale), Rabiot è sceso in campo con maggiore presenza nel 2020. Il 24enne di Saint-Maurice a Lione ha fatto reparto con Pjanic e Bentancur ma la linea di mezzo ha subito la pressione con e senza palla dei giocatori di Garcia. Non riuscendo mai a innescare le punte, non facendo superiorità, fallendo i raddoppi e alla fine venendo sostituito nel concitato finale. La sconfitta – e la brutta prestazione – in Champions passa purtroppo anche dai piedi di Rabiot.