Lione, Aulas attacca la Juventus: “Hanno messo una pressione incredibile sull’arbitro”
A distanza di quattordici anni da quel 4 aprile 2006, quando il Milan di Carlo Ancelotti eliminò il Lione dai quarti di finale di Champions League, il presidente Jean-Michel Aulas festeggia il ritorno dell'OL tra le otto grandi d'Europa. Raggiante dopo l'impresa ottenuta contro la Juventus di Cristiano Ronaldo, il numero uno del club francese ha rilasciato un'intervista in patria nella quale ha anche attaccato la società bianconera.
"Da bordocampo hanno messo una pressione incredibile sull'arbitro che però è stato bravo a tenere a bada la panchina della Juventus – ha spiegato Aulas, nel corso di un'intervista rilasciata a ‘Le Progrès' – La qualificazione ai quarti per me è stato un grande momento. Ne ho vissuti parecchi nella mia carriera, ma questo è stato speciale". Oltre a commentare il passaggio del turno dei ragazzi di Rudi Garcia, il vulcanico presidente del Lione ha poi anche puntato il dito contro la federazione francese.
La minaccia di Aulas
La scelta di bloccare il campionato francese, a causa dell'emergenza Coronavirus, non è stata infatti digerita da Aulas. Dopo la classifica finale, decisa dalla media punti, il suo Lione è infatti rimasto fuori da tutte le competizioni europee: "Fermare la Ligue 1 è stato uno scandalo assoluto, una profonda ingiustizia che non perdonerò mai. È una ferita ancora aperta e ancora oggi i nostri cuori stanno sanguinando. Per arrivare in Europa dovremo vincere la Champions League. C'è una possibilità su un milione, ma proprio perché c'è bisogna giocarsela".
Nelle scorse settimane, Aulas era arrivato anche a minacciare l'azione legale contro la Federazione: "È sempre difficile rivelare i dettagli delle procedure, che saranno molteplici, perché si darebbe un certo numero di elementi a coloro che verranno attaccati, per difendersi al meglio. Chiederemo danni e interesse, che ammontano a diverse decine di milioni di euro".