L’invasione ‘pro Palestina’ che nessuno ha visto in Tunisia-Francia: capriola e ruota a centrocampo
La gara tra Tunisia e Francia, valida per il terzo turno del gruppo C dei Mondiali 2022 in Qatar, non verrà ricordata solo per la vittoria delle Aquile di Cartagine sui campioni del mondo in carica ma perché è stata fermata qualche secondo a causa di un'invasione di campo.
Al minuto 68 della partita un invasore di campo, che indossava una maglia tunisina e aveva nella mano sinistra una bandiera palestinese, è entrato sul terreno di gioco in campo e ha eseguito una ruota e un salto mortale all'indietro vicino alla linea di metà campo prima di essere arrestato dai funzionari della sicurezza.
La folla presente allo stadio Education City di Al Rayyan ha cantato "Palestina" mentre l'uomo veniva portato via e questo era probabilmente il suo scopo, vista il drappo che ha portato con sé in questa ‘missione'.
Il difensore tunisino Ali Maâloul ha voluto sincerarsi delle condizioni dell'uomo mentre veniva sollevato da terra e trascinato fuori dal campo di gioco con la forza: gli altri giocatori si erano spostati a bordo campo mostrando una certa preoccupazione per l'invasore, che è stato portato via da un gruppo della sicurezza formato da sette persone.
Non si tratta della prima invasione di campo in questo Mondiale. Nella gara di lunedì sera tra Portogallo e Uruguay ci aveva pensato il solito Mario Ferri a farsi notare attraversando di corsa il campo con una bandiera arcobaleno e indossava una maglietta con sopra due scritte: ‘Salviamo l' Ucraina ‘ e ‘Rispetto per le donne iraniane'.
Intervistato da Fanpage.it, ‘Il Falco' ha raccontato così quei momenti concitati: "Mi hanno portato nella sala della polizia fino a fine partita e ho parlato con gli addetti alla sicurezza. Qui c'è la polizia e poi degli alti funzionari che ti dicono subito cosa ti succede. A un certo punto però mi entra Gianni Infantino".
Dopo poco Ferri è stato rilasciato proprio grazie all'intervento del presidente della FIFA.