L’intervista sommessa di Morata dopo Real-Milan: “A 300 chilometri da qui la gente vive un inferno”
Alvaro Morata dopo Real Madrid-Milan avrebbe tantissimi motivi per sorridere davanti ai microfoni. Eppure l'attaccante spagnolo che ha contribuito con un gol all'eccezionale successo rossonero in Champions contro la sua ex squadra, ha deciso di mettere da parte l'entusiasmo e la gioia per l'impresa del Bernabeu. Questo anche per rispetto a quello che sta vivendo la Spagna e in particolare la comunità di Valencia, colpite dall'alluvione.
Morata non celebra la sua prestazione in Real Madrid-Milan, il pensiero è per Valencia
Davanti alle telecamere di Sky, l'attaccante del Milan non si è esaltato più di tanto per il suo classico gol dell'ex, dando il giusto peso alle cose. Parole che confermano la sensibilità del giocatore, che ha voluto dare un segnale di rispetto per chi sta vivendo una situazione terribile dopo aver perso familiari, amici, casa e con una vita tutta da ricostruire: "Soddisfazione personale? Emozione giusta per me. A 300-400 km da qua la gente sta passando un inferno".
Il rimpianto di Morata, avrebbe voluto aiutare i connazionali colpiti dall'alluvione in Spagna
Il rimpianto di Morata è quello di non poter aiutare i suoi connazionali come avrebbe voluto, a causa degli impegni lavorativi: "Sono orgoglioso della mia squadra e non possiamo fermarci e dobbiamo continuare a lavorare e mi spiace non poter essere nella mai terra ad aiutare". Una carezza virtuale dunque per la sua Spagna che ora dovrà risollevarsi dopo il disastro del DANA. Una conferma dell'atmosfera particolare che ha accompagnato il match, con tutti i protagonisti molto toccati: dalla poca voglia di parlare alla vigilia di Ancelotti, alla commozione di Fonseca durante il minuto di raccoglimento.
Tornando in senso stretto a Real-Milan e alla prestazione della squadra di Fonseca, Morata ha dimostrato ulteriore saggezza nell'invitare tutto il gruppo a non esaltarsi troppo per l'impresa in casa dei Blancos. Bisognerà a suo dire sfruttare il 3-1 del Bernabeu come un punto di partenza per fare ancora meglio: "Rimaniamo sulla stessa linea, domani sarà un altro giorno di lavoro non bisogna sparare i fuochi d'artificio perché è una partita del girone. Importante per essere consapevoli dell'importanza che ha vincere qua. L'ho detto anche prima ai ragazzi, era una partita importante soprattutto per noi oltre che per tifosi e società perché dovevamo essere consapevoli di lottare come leoni per ottenere dei risultati: abbiamo fatto una grande partita, una prestazione seria. Abbiamo avuto momenti di lucidità e in cui abbiamo sofferto insieme".
E a proposito di iniezioni di fiducia, questo successo in Champions potrebbe esserlo anche per Rafa Leao. Morata non ha dubbi sul suo valore: "Noi non abbiamo mai avuto dubbi su Rafa. Lui deve essere consapevole che può fare la storia del calcio: è nettamente più forte di tutti noi, e deve essere così ogni partita. Siamo molto felici per lui".