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L’intervista di Haaland in inglese è da bippare: “Stai attento alle parolacce”. E lui continua

Haaland è stato subito protagonista al debutto in Premier League segnando la doppietta che ha regalato la vittoria al Manchester City. Ha lasciato il segno anche nella prima intervista, ripreso dal giornalista per il linguaggio colorito.
A cura di Maurizio De Santis
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L'imbarazzo di Haaland che viene ripreso bonariamente dal giornalista per il linguaggio colorito usato durante l'intervista.
L'imbarazzo di Haaland che viene ripreso bonariamente dal giornalista per il linguaggio colorito usato durante l'intervista.

Due reti al debutto in Premier League e man of the match nella partita contro il West Ham che ha regalato la prima vittoria in campionato al Manchester City. Non poteva esserci esordio migliore per Erling Haaland, che si conferma una macchina da gol qualunque sia il contesto in cui si cala. Era il calciatore più atteso, non ha tradito le aspettative: uno-due e ha mandato ko gli ‘Hammers' alla sua maniera.

Cose alle quali è abituato. Anzi c'è anche rimasto un po' male quando Pep Guardiola ha deciso di sostituirlo. L'ex Borussia ha visto il suo numero sulla lavagnetta elettronica e non l'ha presa bene. Non ha avuto alcuna reazione sopra le righe e accettato di buon grado il cambio ricambiando anche il saluto al tecnico. Ma l'istinto del killer, che fa di lui un bomber implacabile, è tale da non accontentarsi mai

Un rigore nel quale c'è il suo zampino e ha battuto con freddezza. La capacità di trovarsi al posto giusto nel momento giusto. È in questa sintesi l'assaggio delle sue qualità che l'attaccante ha messo in evidenza. I Citizens lo hanno preso per capitalizzare la mole di gioco prodotta e dare maggiore efficacia a percentuali di possesso palla bulgare, lui ha già fatto vedere di cose è capace.

L'attaccante norvegese si scusa per la parola inappropriata utilizzata, coperta in diretta tv dalla regia con un beep.
L'attaccante norvegese si scusa per la parola inappropriata utilizzata, coperta in diretta tv dalla regia con un beep.

C'è un'azione in particolare che descrive bene la svolta che il norvegese può imprimere alla squadra, è quella del raddoppio: passaggio filtrante pennellato da Kevin de Bruyne, Haaland che è lì a buttarla dentro.

Applausi a scena aperta. Eppure qualcosa dentro di sé lo ha lasciato non del tutto soddisfatto. Lo scandinavo s'è tradito nel corso delle interviste del post partita, quando ha dato vita a un duetto esilarante con il reporter che lo ha richiamato in maniera bonaria per il suo linguaggio colorito.

Cosa ha detto di così ‘grave' da non passare inosservato? Ha usato la parola ‘shit' (letteralmente, merda) per esprimere disappunto e un pizzico di amarezza. Chissà… se fosse rimasto in campo avrebbe segnato anche la terza rete inaugurando la sua avventura in Inghilterra con una tripletta fantastica.

"Avrei potuto… è andata di merda ma è così", è la frase di Haaland interrotta da un beep, un segnale acustico, quando ha pronunciato quel vocabolo sconveniente. Il giornalista di Sky Sports, Geoff Shreeves, colpito da tanta disinvoltura, gli suggerisce in diretta di fare attenzione alle parole ma il norvegese ci ricasca… "Ah sì, merda, scusa. Non si può parlare così in questo paese".

Un sorriso scioglie l'imbarazzo e accompagna l'ultima riflessione dedicata alla squadra nel complesso. "È stato un buon inizio. Siamo ancora all'inizio della stagione, quindi serve avere minuti nelle gambe".

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