L’intervento di Oriali tra Conte e Lautaro spiega il suo ruolo fondamentale nell’Inter
Il Lautaro furioso. Conte lo sostituisce perché non gli piace come sta giocando, lui perde il senno litigando prima con l'allenatore e poi con il team manager dell'Inter, Gabriele Oriali. "Ci vediamo dentro… E non rompermi il cazzo", dice ad alta voce il calciatore mentre, stizzito, si alza dalla panchina, volta le spalle al dirigente che gli chiedeva di calmarsi e "stare zitto", beve un sorso d'acqua ma proprio non gli riesce di mandare già la rabbia. Al ‘toro' le sagome dello staff fanno lo stesso effetto del mantello rosso. E carica a testa bassa. Lo aveva fatto poco prima, scalciando una bottiglietta e lanciando occhiatacce, finendo infilzato dalla reazione del tecnico. "I calci in faccia te li devi dare… e fai l'uomo non il fenomeno del cazzo".
Vidal, seduto a nemmeno un metro, assiste all'alterco e ha la faccia di uno che ha capito. Sembra dire: non sai in che pasticcio ti stai mettendo. Del resto, ne sa qualcosa. Anche lui ha sbattuto il muso contro l'intransigenza proverbiale dell'ex bianconero. "Ancora… adesso basta e sta zitto", replica Oriali che allarga le braccia e, con self control, cerca di ricondurre alla ragione il giocatore. "Sono cose di campo e sul campo restano – spiegherà Stellini (al posto dell'allenatore è il suo vice a presentarsi ai microfoni) -. Ma fanno capire cosa noi chiediamo alla squadra: che dia il massimo sempre".
Folklore a parte, quanto accaduto a San Siro è la testimonianza diretta di quanto sia importante il ruolo di Oriali e, più in generale, di una figura del suo calibro all'interno di una squadra. Tra palco e realtà, dietro le quinte (nemmeno poi tanto…) è il tassello che non può mancare per gestire (anche) le dinamiche, a volte turbolente, di uno spogliatoio.
"Voglio ringraziare Oriali, per me è stato molto importante. Mi ha aiutato tantissimo, è stata la persona che ha influito maggiormente in questi due anni", le parole di Conte a corredo della conquista dello scudetto certificano quale sia la forza del loro legame e quanto gli sia grato per il sostegno ricevuto. C'era (e c'è sempre stato) Oriali accanto a lui, mettendoci la faccia, quando ha rischiato grosso come in occasione delle proteste (costate a entrambi l'espulsione) contro l'arbitro Maresca oppure altre reazioni furibonde, a sangue caldo, del tecnico salentino.
‘Lele' è tornato a lavorare al fianco di Conte due anni fa dopo aver condiviso l'esperienza in Nazionale: ha avuto un ruolo fondamentale nell'inserimento dell'ex juventino nell'ambiente nerazzurro, facendo da mastice e da cuscinetto, utilizzando esperienza e diplomazia, bastone e carota divenendo il riferimento per i calciatori nel bene e nel male, raccogliendone confidenze e sfoghi… proprio con Lautaro anche sotto la luce dei riflettori.