L’intercettazione tra l’ex capo della B, Abodi, e l’ex presidente del Cesena: “Cento casi sospetti”
Il mondo del calcio sotto la morsa di un sistema malato, individuato all'interno dell'inchiesta delle plusvalenze sospette, legato a contrattazioni sul filo dell'illecito nelle sessioni di mercato: valori gonfiati, trattative con commissioni esagerate e accordi sottobanco. Il tutto è stato ribadito in onda su Rai 3 durante una inchiesta della trasmissione "Report", in cui si è anche svelata una intercettazione inedita. Un dialogo tra l'ex capo della Lega di Serie B, Andrea Abodi a capo della serie cadetta tra il 2010 e il 2017, e Giorgio Lugaresi ex patron del Cesena dal 2002 al 2008 e poi ancora dal 2012 al 2018. Dall'intercettazione telefonica si evince la mole enorme delle situazioni poco chiare e che fanno tremare l'intero mondo calcistico.
Un botta e risposta chiaro e cristallino sulla metodologia adottata dagli addetti ai lavori con l'ex numero uno del Cesena che sottolinea le procedure nella telefonata. Si tratta di una intercettazione all’interno del fascicolo sul fallimento del Cesena, datata 24 giugno 2018. L’ex patron della società romagnola prima di vedere fallire il club e di finire coinvolto nel "Caso Chievo" con 30 milioni di false plusvalenze riscontrate, ne parlava al telefono con il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, Andrea Abodi che fino al 2017 era stato presidente della Lega Serie B. Si parla addirittura di "100 nomi" su cui, riporta ‘Report' al momento non è in corso alcuna indagine.
Lugaresi – Mi sono fatto stampare i bilanci di tutte le società di Serie A e Serie B degli ultimi 3 anni
Abodi – Ammazza che lavoro
Lugaresi – Ho fatto estrapolare tutti i nomi dei giocatori dal ’95 in su, ’96, ’97, ’98, ’99 e così via… gli importi e le storie
Perché io raccolgo prove… perché io, se mettono in croce lì… cioè io salto per aria. Ma se mi mettono in croce lì io faccio saltare il sistema. Perché se tu mi dici che io sono un ladro perché metto un giocatore che vale 2 milioni per te vale…
Abodi – No, ladro no… però tu hai dato una valutazione impropria
Lugaresi – Allora io sono in grado di dimostrare che ci sono 100 giocatori, almeno 100 giocatori che sono identici ai miei. Io ne ho presi uno dalla Juve e l’ho pagato 3 milioni che da me quest’anno ha fatto 8 gol, 9 gol… e quello che gli ho dato io è andato a finire nei dilettanti all’estero
Lo stesso Lugaresi poi spiega ancora il concetto al giornalista di ‘Report', una volta raggiunto al telefono dove si mostra esterrefatto dalla reazione dello stesso mondo del calcio, che finge di non essersi mai accorto di queste situazioni: "La cosa più sorprendente è che tutti siano sorpresi. Come mai chi deve controllare mai mette mano a queste cose. Sa com’è… nel calcio ci sono figli e figliastri" continua l'ex numero uno del Cesena Calcio. "Dopo ci sono menti che tu sposi delle alleanze all’interno della Lega fra la Serie A e la Serie B e magari non sei con quelli che in quel momento lì tirano un po’ le fila… Quando sei al circo qualcosa combini anche tu per forza, ecco… non credo ci sia nessuno senza peccato nel calcio"
Il mea culpa di Infantino e la necessità della riforma
Un sistema che a più ampio respiro coinvolge non solo l'Italia ma l'interno mondo calcistico. Sempre a ‘Report' sul tema calciomercato è intervenuto anche il Presidente della FIFA, Gianni Infantino che ha ammesso i problemi seri che emergono soprattutto nelle fasi di calciomercato, il periodo più intenso di pratiche poco lecite: "Il sistema ha fallito perché dobbiamo essere onesti, e serve un cambiamento radicale". Il numero uno della FIFA non si nasconde né nasconde la gravità della situazione: "C‘è stata una progressiva deregolamentazione che ha creato un caos sulle transazioni, con 7 miliardi di movimenti complessivi di cui 700 milioni sono finiti nelle mani degli agenti. Sono percentuali che non vanno bene".
La FIFA, conferma Infantino però sta già correndo ai ripari per salvare il salvabile e perché in futuro non si possano creare situazioni simili: "Una riforma ci sarà e andrà in porto nel 2022 che coinvolgerà un albo dei procuratori, eventuali tetti da stabile per le commissioni, una scuola di formazione. Tutto per correggere il sistema dei trasferimenti, contro la possibilità che si ripeta il caso di un agente che possa rappresentare nello stesso tempo calciatore, club acquirente e club cedente nella medesima trattativa. Ci sarà una ‘clinic house', una camera di compensazione per maggior trasparenza, come avviene per le banche. Si dovranno dire i beneficiari e fare nomi e cognomi". Ha aggiunto Infantino che poi ha concluso: "Sulle plusvalenze il problema è l'arbitrarietà del valore dei giocatori. Ma stiamo lavorando su un algortimo che possa dare un valore oggettivo di un calciatore a livello internazionale. Tutti devono fare passi in avanti per le riforme, non solo in Italia, ma un po' ovunque"