L’Inter vale più del Milan, l’offerta di InvestCorp per acquistare il club fa tentennare Zhang
Entro la fine di questa stagione, ma alcuni sostengono anche entro il 2024, l'Inter si troverà ad un bivio epocale che ne determinerà il futuro: o continuare con la famiglia Zhang proprietaria del club o procedere a cessione e avere nuovi investitori a tessere le trame. Una scelta che dipenderà esclusivamente dalla decisione del gruppo Suning che potrebbe cercare il rifinanziamento dell'attuale prestito con Oaktree o cedere alle pressioni arabe di InvestCorp.
La premessa è che, al netto della volontà della famiglia Zhang di continuare la linea intrapresa nelle ultime stagioni, ovverosia di un autofinanziamento sul fronte sportivo e una risistemazione progressiva dei conti, qualsiasi strada verrà imboccata sarà per permettere all'Inter di restare ad alti livelli. In questo senso, anche l'eventualità di rimanere legati a doppio filo con il fondo americano senza portare ad una nuova cessione, sarebbe da vedere nel modo migliore possibile: Suning ha tutto per poter continuare a tenere il club ad alti livelli sportivi e contemporaneamente continuare la remata fuori dal guado.
In questo caso, ovviamente, il processo di risanamento sarebbe più lungo e ricco di insidie. A maggio 2024 scade il presente prestito di Oaktree nel 2021 (da 275 milioni) che dovrà essere saldato ed eventualmente ridiscusso, obbligando la società nerazzurra a guardare ad interessi molto alti e dispendiosi. Ma permetterebbe di continuare nel processo già in atto di risanamento, anche se dovesse cedere il club ai californiani: i conti dell'Inter sono in miglioramento, come evidenziano anche i conti dell'ultimo bilancio, il 2022/23, appena approvato. Ciò potrebbe spingere il giovane presidente alla determinata volontà di proseguire su questa strada senza guardare al di là dell'uscio, a nuovi possibili acquirenti.
Già due anni fa, Zhang fece muro e ad oggi a ragione: respinse un'offerta pur allettante, proveniente da Bc Partners che partiva da circa 800 milioni per l'acquisizione dell'Inter. Preferì Oaktree, con l'Inter che nel frattempo si è imposta con uno scudetto, una finale di Champions League e una manciata di trofei tra Coppa Italia e Supercoppa. Nel mezzo un autofinanziamento totale sul calciomercato, cedendo i big e ricostruendo sempre una formazione competitiva. Tutto ciò non ha portato la società fuori dal cono del debito, ma ha migliorato decisamente i conti, invertendo un trend che potrebbe continuare spalla a spalla con i californiani.
Ma l'alternativa, oggi, è reale e appare molto più concreta di due anni fa quando si vociferava solamente di un probabile interesse di Bc Partners. InvestCorp è tornata alla carica e sembra fare sul serio: dagli Emirati Arabi non c'è stata la classica smentita sul ritrovato colpo di fiamma per i colori nerazzurri e anche la proposta da cui si parte è decisamente migliore della precedente, con un'offerta (ufficiosa) da 1 miliardo e 300 milioni, che porterebbe i nerazzurri ad un valore stimato ben superiore a quello del Milan ai tempi del passaggio a Red Bird. Soldi "pesanti" e allettanti, una scelta molto più facile per Zhang se volesse scrollarsi dalle spalle il "peso" nerazzurro.
Per farlo, però, dovrà comunque attendere la classica offerta ufficiale che al momento latita. InvestCorp, fondo del Bahrain, starebbe comunque procedendo speditamente e sarebbe già in contatto con Raine Group, la banca americana che è da tempo in contatto con Zhang per gestire eventuali nuovi acquirenti. Insomma, mentre in campo la squadra vola, anche sul fronte societario si studiano le mosse per la scelta giusta che dia un futuro ancora migliore.