L’Inter tra i migliori attacchi d’Europa: Dzeko trascina Lautaro, ancora a secco in Champions
L'attacco dell'Inter continua a macinare gol e a poche ore dal ritorno in campo, in Champions League, i nerazzurri restano sul podio europeo tra i principali club che nell'anno solare 2021 hanno messo a segno più palloni in porta. Merito dell'ex Romelu Lukaku, certamente – autore nella prima parte di quest'anno di ben 15 reti totali – ma anche e soprattutto di chi è restato e di chi è arrivato sulla scia di Simone Inzaghi. Così, il supporto di Dzeko e Correa si è subito evidenziato, come la costanza sotto porta di Lautaro Martinez che non ha trovato differenze tra il bosniaco e il belga.
Ad oggi i gol infilati tra i pali avversari sono 83: nell'anno solare in corso solamente due squadre sono riuscite a fare meglio, il Bayern Monaco di sua Maestà Lewandoski (primo a quota 94) e il Manchester City di Guardiola, secondo di un punto (con 84 gol). Dunque, podio confermato e cambio indolore all'interno di una rosa che Simone Inzaghi è riuscito anche ad arricchire nel numero di marcatori, arrivati a quota 12. Gioco e gol. Adesso mancano i risultati che dovranno iniziare ad arrivare già stasera dalla fastidiosa trasferta di Champions League in Transnistria.
A prendere in tutto e per tutto il ruolo di Lukaku è stato Edin Dzeko: il bosniaco ha colmato il vuoto al meglio risultando al momento il capocannoniere della squadra e segnando a ritmi da record, tanto da scomodare un altro ex illustre, il Fenomeno. Sono già 8 i centri dell'ex Roma, in 14 gare tra coppa e campionato, conditi da tre assist: un impatto devastante che ha permesso ai nerazzurri in Serie A dopo 11 giornate di mantenere la palma di miglior attacco del torneo con 28 reti (una in meno di quanto fece Conte nello stesso arco di tempo), mantenendo la medesima differenza reti (+16).
O Dzeko o Lukaku, per il ‘Toro' nessuna differenza
Se in campionato nel 2021 l'unico colpo a vuoto è stato contro l'Udinese (0-0) e la coppia gol Dzeko-Lautaro viaggia ad una media di 2,37 gol a partita, il merito è anche dell'argentino che ha confermato le attese: essere un bomber di razza in grado di adattarsi e rendere al meglio al di là del compagno di reparto. Il ‘Toro' fino ad oggi ha segnato gli stessi gol che aveva realizzato nelle prime 11 partite di Serie A a fianco di Lukaku, cinque, ma disputando una gara in meno. Viaggia con la percentuale di 0,5 gol ogni 90 minuti, mantenendosi sui suoi livelli abituali. L'ultimo è arrivato il 2 ottobre contro il Sassuolo, mentre si attende ancora la prima rete europea.
Un Correa in più nel motore
In aggiunta, rispetto allo scorso anno, c'è anche in più il connazionale di Lautaro, el ‘Tucu' Correa (a quota 4 gol in 7 presenze), che ha già segnato in nerazzurro la metà dei gol totali fatti l'anno passato con la maglia della Lazio. In attesa di Alexis Sanchez ancora a secco, ma senza drammi: anche la scorsa stagione il primo gol del cileno arrivò a novembre (Inter-Torino 4-2), dunque in perfetto orario con i tempi di questo campionato.