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L’Inter stritola la Samp: sesta vittoria. Sanchez simulatore, macchia la partita

Grande partita della capolista, che dopo un primo tempo dominato e le due reti di Alexis Sanchez (che salterà la Juventus dopo il rosso per simulazione), chiude il discorso nella ripresa con Gagliardini: una rete arrivata a pochi minuti da quella di Jankto. Conte festeggia la sesta vittoria consecutiva (non accadeva dal 1966/67) e aspetta Barcellona e Juventus. La Sampdoria è invece sempre più in crisi.
A cura di Alberto Pucci
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Sei partite e sei vittorie. L'Inter conferma il suo magico momento anche contro la Sampdoria e si prepara per i due primi grandi esami di maturità: le prossime sfide con Barcellona e Juventus. Il pomeriggio di Marassi ha dunque nuovamente sorriso alla squadra di Antonio Conte, scesa in campo molto aggressiva e baciata anche dalla fortuna sui primi due gol: nati da una deviazione fortuita di Alexis Sanchez e da un tiro sbagliato di Sensi tradotto in gol dal cileno.

Entrato in campo dal primo minuto, l'ex United ha regalato 45 minuti convincenti prima di rovinare il tutto con la simulazione che ha costretto l'arbitro a mandarlo sotto la doccia: un'espulsione che lo costringerà a saltare il big match con i campioni d'Italia. La Sampdoria, al di là del mezz'ora d'orgoglio nella ripresa, ha nuovamente deluso e ha raccolto la sua quinta sconfitta su sei partite: un ruolino di marcia deficitario, che ora rischia di alimentare le voci di un possibile esonero di Di Francesco.

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L'Inter domina a Marassi

Reduce da un inizio di campionato da dimenticare, con una sola vittoria e 4 sconfitte, Di Francesco cerca la scossa al Ferraris. Il tecnico recupera Quagliarella ma non può disporre di Gabbiadini. Jankto vince il ballottaggio con Ramirez, mentre in difesa gioca il giovane Chabot. Antonio Conte rivoluziona invece la sua squadra, complice l'impegno tra pochi giorni in Champions con il Barcellona: Bastoni in difesa e Alexis Sanchez dal primo minuto insieme a Lautaro Martinez. Al fischio d'inizio è l'Inter che azzanna subito la partita, dominando in lungo e in largo e chiudendo i padroni di casa nella propria metà campo.

Nel primo quarto d'ora l'undici di Conte fatica a trovare il pertugio giusto, davanti ad un avversario chiuso e preoccupato solo a distruggere e ripartire. Il muro doriano regge però solo fino al 20esimo, quando sul tiro di Sensi, deviato da Alexis Sanchez, l'Inter pesca il jolly e va meritatamente in vantaggio. Quagliarella e compagni accusano il colpo e 120 secondi dopo prendono anche il secondo gol in fotocopia: altra conclusione dell'ex Sassuolo e tap-in vincente del cileno. Tra un'occasione e l'altra per i nerazzurri, le uniche due risposte della Samp prima dell'intervallo sono due tiri di Jankto e Linetty che finiscono entrambi in gradinata nord.

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L'espulsione di Sanchez, l'orgoglio doriano e il tris di Gagliardini

La prima emozione della ripresa arriva dopo un solo minuto. Audero evita il terzo gol su Lautaro Martinez, sulla ribattuta del portiere Alexis Sanchez si lascia cadere in area doriana e rimedia il secondo giallo e dunque il successivo rosso. La sciocchezza dell'ex United sposta gli equilibri e regala ossigeno alla Sampdoria che accorcia il passivo al 55esimo con un sinistro vincente di Jankto. Conte sente puzza d bruciato e vara il 4-5-1: fuori Lautaro Martinez e Candreva, dentro Lukaku e D'Ambrosio.

Nonostante la pressione dei blucerchiati, l'Inter si riprende ed esce dal momento difficile mettendo in ghiaccio i tre punti con il terzo gol di Gagliardini: una rete che chiude il discorso, propiziata da un grande assist in verticale di Brozovic. Nell'ultima mezzora la Sampdoria avanza e spinge con orgoglio, i nerazzurri controllano senza grande fatica, sfiorano il poker con Lukaku e portano fino al novantesimo la partita. Conte alza le braccia al cielo e grida per la vittoria. Di Francesco esce a testa bassa: la sua Sampdoria continua a non funzionare.

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