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L’Inter rispedisce in patria il ‘nuovo Dybala’: fu pagato 7 milioni, poi è sparito

Quattro anni fa l’Inter aveva speso 7 milioni di euro per uno dei talenti più luminosi del calcio mondiale: adesso lo rispedisce a casa.
A cura di Paolo Fiorenza
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Facundo Colidio ha compiuto 22 anni proprio oggi e come regalo di compleanno l'Inter ha ufficializzato il suo ritorno in Argentina, in prestito secco al Tigre fino al 31 dicembre di quest'anno. Il club nerazzurro spera che l'aria di casa possa restituire al giovane attaccante un po' di quella magia che aveva stregato gli osservatori di mezzo mondo quando indossava la maglia delle giovanili del Boca Juniors, al punto da farlo paragonare a Paulo Dybala per talento e stile di gioco.

Nell'estate del 2017 – quando aveva 17 anni – l'Inter sborsò ben 7 milioni di euro per assicurarselo, battendo la concorrenza agguerrita di Juventus, Manchester City e Atletico Madrid. Inserito nella formazione Primavera nerazzurra, la partenza fu col botto: doppietta in Supercoppa contro la Roma e poi Scudetto di categoria vinto ancora grazie a una sua rete in finale contro la Fiorentina. Le gioie italiane di Colidio finirono praticamente lì: nel febbraio del 2019 fu convocato per la prima volta in prima squadra per il match di campionato contro il Cagliari, ma non esordì. Poi in estate il ragazzo fu spedito in prestito biennale in Belgio, al St. Trond, trovando sempre meno spazio fino a non vedere più il campo nell'ultimo semestre.

Rientrato alla base lo scorso luglio, l'attaccante di Santa Fe non è mai stato considerato da Inzaghi e pur formalmente in rosa è stato di fatto invisibile in questi primi mesi di stagione. Ora lascia l'Inter senza aver mai giocato neanche un minuto con la prima squadra da quando è stato acquistato, stesso destino di quando lasciò 17enne il Boca: anche allora non aveva esordito coi grandi.

A quattro anni dalla sua partenza, il ragazzo torna nel calcio argentino con la voglia di rilanciare la sua carriera. Colidio ha accettato il prestito per una stagione al Tigre anche grazie alla presenza dell'allenatore Diego Martínez, che lo conosce da quando era molto giovane. Il tecnico dei rossoblù spera di rivedere in lui quelle qualità che lo fecero inserire dal Guardian tra i 60 migliori talenti sotto i 18 anni del calcio mondiale, dopo essere stato il capitano della Nazionale argentina Under 15 arrivata terza ai Giochi sudamericani.

"Quando ho ricevuto l'offerta dell'Inter non potevo crederci, è il sogno di ogni ragazzo giocare in un big europea – disse al momento del trasferimento – Era molto difficile dire di no. Se l'avessi rifiutata, non me lo sarei perdonato". All'epoca Colidio sperava di aver fatto il salto definitivo nel calcio di vertice, invece le cose sono andate diversamente. Ma a soli 22 anni ha ancora tanti anni davanti a sé: l'Inter lo osserverà da lontano, sperando in una rivalutazione del suo investimento.

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