video suggerito
video suggerito

L’Inter Miami è un disastro, Higuain preso di mira: “Un’umiliazione”

Ultima in classifica nonostante investimenti economici importanti. I numeri dell’Inter Miami di Beckham spiegano bene le proporzioni della figuraccia di portata globale in relazione alle spese sostenute: 6 sconfitte consecutive, 1 gol fatto e 13 subiti, prestazioni mediocri. Gonzalo Higuain e Blaise Matuidi, entrambi ex Juventus, i calciatori finiti nel mirino per il rendimento. Il tecnico, Phil Neville: “Mettetevi davanti allo specchio e fatevi un esame di coscienza”.
A cura di Maurizio De Santis
404 CONDIVISIONI
Immagine

Sei sconfitte consecutive, l'ultima umiliante per le proporzioni del risultato (5-0) e per il (non) gioco contro il New England. Ultimo posto in classifica, 13 gol subiti e appena 1 segnato in 540 minuti. Il conto peggiore allargando lo spettro dell'analisi a tutte le gare giocate: 12 match, 2 vittorie, 2 pareggi, 8 ko, una differenza reti di -13 e un gap dalla penultima che è -2 (per adesso). Bastano queste cifre a spiegare l'entità del disastro e il corrispettivo in polemiche che ha travolto l'Inter Miami. Numeri che, abbinati all'investimento economico, rendono ancora più grave e mortificante il bilancio in campionato. Gonzalo Higuain in attacco, Blaise Matuidi a centrocampo e Phil Neville in panchina: tre nomi divenuti pietra dello scandalo per come stanno andando le cose.

A David Beckham, presidente della franchigia della Florida, deve essere venuto un colpo: la portata della brutta figura è pari alla notorietà globale del personaggio che ha iniziato da campione di Sua Maestà e adesso è divenuto un brand che fattura milioni. Due giocatori di respiro internazionale (l'ex punta della Seleccion mai apprezzata in patria, il francese campione del mondo) e un allenatore che ha un passato da calciatore di tutto rispetto ci stanno (ri)mettendo la faccia mentre lui, l'ex Spice Boy, spreca denaro. Sono 17.8 i milioni di dollari sborsati per gli ingaggi, una somma troppo alta rispetto agli altri club e alla media del torneo. E quanto visto in campo traccia i contorni del flop assoluto.

Che la situazione sia davvero assurda lo spiega bene l'espressione del tecnico, ex calciatore del Manchester United e dell'Inghilterra, rivolta ai calciatori: "Piazzatevi davanti allo specchio e fatevi un esame di coscienza". La realtà dei dati dice che l'Inter Miami è la squadra peggiore della Major League Americana: non dovrebbe essere difficile prendere coscienza della gravità del momento.

Immagine

Higuain, che nell'ultimo match è uscito dal campo tra i fischi, ha toccato con mano quali siano le difficoltà da tempo, finendo nel mirino della critica per la condizione di forma discutibile, per l'atteggiamento e l'approccio, per il rendimento da ‘cavallo bolso'. Preso per fare la differenza e trascinare Miami, lo sta facendo ma verso il basso. Fino allo sprofondo. Come lanciare in un buco nero i circa 5 milioni di euro netti a stagione versati nelle sue tasche (è il terzo più pagato del torneo americano dopo Carlos Vela e il Chicharito Hernandez). "Credevo che in questo campionato avrei giocato con la sigaretta in bocca – disse nell'intervista alla Bobo TV – poi ho capito che il livello è comunque competitivo".

Mentalmente il Pipita è rimasto a quell'idea e proprio non è riuscito ancora a calarsi nella parte del bomber che sfodera l'istinto killer come ai tempi del Napoli e della Juventus. Ha perso smalto, s'è perso anche lui in un torneo nel quale pensava di spendere spiccioli di carriera senza colpo ferire. Una sorta di pre-pensionamento dopo le fatiche e lo stress del calcio in Europa e con la maglia dell'Albiceleste. L'ultima volta che ha fatto gol è stato a fine giugno ed esultò imitando la Dybala musk per salutare l'ex compagno di squadra in bianconero presente in tribuna.

404 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views