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L’Inter fuori dalla Champions è un fallimento targato Antonio Conte

Il pareggio casalingo interno contro lo Shakhtar Donetsk sancisce l’eliminazione dalla Champions dell’Inter, per il secondo anno consecutivo. Flop continentale dunque di Antonio Conte che prosegue nella sua tradizione negativa nell’Europa che conta. Il bilancio dei risultati dell’allenatore parla chiaro.
A cura di Marco Beltrami
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L'Inter è fuori dalla Champions. La squadra di Antonio Conte è stata eliminata in virtù dello 0-0 casalingo contro lo Shakhtar Donetsk che fa il paio con quello dell'andata. Nonostante il mancato biscotto tra Real Madrid e Borussia Monchengladbach, i nerazzurri non sono riusciti a battere gli ucraini, chiudendo addirittura all'ultimo posto il raggruppamento. Secondo flop consecutivo nell'Europa che conta per la formazione milanese, sotto la gestione del mister salentino. Ma come mai Conte non riesce a replicare in Champions gli ottimi risultati nei campionati nazionali? Ecco perché il tecnico, numeri alla mano, è  finito sul banco degli imputati.

I numeri di Conte in Champions

La Champions si conferma una competizione “indigesta” per Antonio Conte. L’allenatore per il secondo anno consecutivo con la sua Inter esce alla fase a gironi del torneo. Se nella scorsa edizione i nerazzurri si sono consolati retrocedendo in Europa League, e arrivando fino alla finale (dove si sono arresi al Siviglia), in questo torneo Lukaku e compagni sono arrivati addirittura ultimi. In 5 partecipazioni complessive alla massima competizione continentale, Conte ha conquistato una volta gli ottavi con il Chelsea e una volta i quarti con la Juventus, e poi è sempre stato eliminato ai gironi (oltre alle due in nerazzurro, anche un flop in bianconero). In 34 partite di Champions, l’allenatore ha collezionato 12 vittorie, 11 pareggi e altrettante vittorie. Numeri che parlano chiaro sul rendimento del mister nel massimo trofeo continentale.

Perché il 3-5-2 di Antonio Conte fa flop in Champions

Come mai Antonio Conte in Champions non riesce ad ottenere risultati importanti? Sotto accusa ancora una volta la sua scarsa predisposizione al cambiamento, con l'insistenza su un modulo come il 3-5-2 che in Europa spesso e volentieri viene considerato obsoleto. L'unica novità stagionale al suo impianto tattico, è stato a livello interpretativo con la presenza di Eriksen all'andata contro il Borussia (e nei minuti finali del match contro lo Shakhtar). I tre difensori di fatto, fanno perdere un uomo alla formazione nerazzurra in fase d'impostazione, con i due esterni di centrocampo che devono fare un grande lavoro. Da qui nasce anche il "dibattito" abbastanza piccato con Fabio Capello dopo il match contro il Real dell'andata con l'ex tecnico che ha criticato Conte, per non aver osato, al contrario di Zidane che con i suoi cambi offensivi ha di fatto vinto il match. Sotto accusa dunque l'atteggiamento troppo prudente dell'allenatore dell'Inter a cui non è bastata la miglior difesa, alla pari con Borussia e Real Madrid. Troppo pochi i 7 gol segnati, 4 in meno delle merengues, e 9 dei tedeschi.

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