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L’Inter fa i conti con la tassa Handanovic: ogni due tiri nello specchio, uno è gol

La sconfitta a San Siro contro il Sassuolo ha riaperto le critiche nei confronti del capitano interista. A inchiodare Handanovic ci sono anche statistiche precise.
A cura di Alessio Pediglieri
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Un black out lungo 45 minuti. Troppo, per pensare di uscirne indenni e così contro il Sassuolo è arrivata la seconda sconfitta nelle ultime tre giornate di Serie A, la terza nelle ultime quattro uscite tra campionato e Champions League, la seconda consecutiva a San Siro. Una piccola crisi annunciata e puntualmente consumata in una fase nevralgica della stagione che adesso vede i nerazzurri in uno stato confusionale generale. E se i risultati e il gioco non possono essere considerati sufficienti, anche le statistiche condannano i campioni d'Italia ora sì, costretti a inseguire e a rimboccarsi le maniche.

Handanovic battuto dal rasoterra di Raspadori per l'1-0 del Sassuolo
Handanovic battuto dal rasoterra di Raspadori per l'1-0 del Sassuolo

Contro il Sassuolo, il primo tempo horror è andato in scena con un'Inter che non è praticamente mai scesa in campo. Priva di alcuni uomini chiave, per squalifica e scelte tecniche, come Bastoni, Brozovic e Dzeko, i nerazzurri si sono messi alla mercé avversaria che ne ha fatto ciò che ha voluto. La qualità tecnica del Sassuolo ha prevalso su una squadra che ha sbagliato completamente approccio al match e che, ancora una volta, è andata in svantaggio alla prima occasione subita, evidenziando un tallone d'Achille che oramai sta diventando un vero e proprio handicap: Samir Handanovic.

Il capitano ed estremo difensore nerazzurro è stato il triste protagonista del doppio vantaggio firmato Raspadori-Scamacca. Due tiri in porta da parte del Sassuolo, due gol subiti dall'Inter, il primo con palla svicolata tra le gambe. Un uno-due che ha ammazzato il morale della squadra e riportato in auge i detrattori dello sloveno che lo accusano di avere oramai troppe pause e colpi a vuoto. Solamente nel finale di match, con un paio di interventi importanti, Handanovic ha evitato un passivo più pesante ma le statistiche lo condannano inesorabilmente.

Innanzitutto, i dati sulla percentuale tra tiri nello specchio della porta e gol subiti. L'Inter vanta da inizio stagione una delle difese meno battute del campionato, ma non è certo grazie ai numeri di Handanovic. Il fatto che i nerazzurri oggi, dopo 25 giornate hanno subito solo 22 reti lo devono soprattutto al trio Skriniar-De Vrij-Bastoni (che oggi non c'era), il resto è una roulette russa. A conferma di ciò, parlano le statistiche. Dopo Inter-Sassuolo, l'Inter resta con una percentuale imbarazzante tra gol e tiri in porta subiti, pari al 50% da inizio 2022: ciò significa mestamente che ogni due tiri in porta, uno va a segno.

Colpo di testa di Scammacca: è il 2° tiro in porta e arriva il secondo gol del Sassuolo
Colpo di testa di Scammacca: è il 2° tiro in porta e arriva il secondo gol del Sassuolo

Al momento del raddoppio di Scammacca, al 26′, e considerando  l'ultima uscita precedente, contro il Liverpool, la percentuale era addirittura improponibile, il 100%. Due tiri da parte degli inglesi e due gol, altre due conclusioni in porta e stesso risultato. E Handanovic? Purtroppo per lui il mirino ce l'ha sempre puntato e con ragione. Anche se nel recente passato si è fatto scudo sul capitano, il problema rimane e inizia a pesare. Insieme ad altri dati – negativi – che stanno risaltando da un paio di mesi a questa parte e che riguardano l'incapacità manifesta di Lautaro Martinez nel trovare la via del gol. Ma questa è un'altra – negativa – storia.

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