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L’Inter esce indenne dalla tana del Manchester City: primo punto nerazzurro nella nuova Champions

Ottimo pareggio dell’Inter nel match d’esordio nella nuova Champions League: i nerazzurri fermano sullo 0-0 il Manchester City ed ottengono il primo punto nella competizione. Prova di grande personalità degli uomini di Inzaghi.
A cura di Paolo Fiorenza
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Una buona Inter – solida e con grande personalità – esce indenne dal match d'esordio nella nuova Champions League a girone unico con 36 squadre: il calendario aveva messo i nerazzurri di fronte alla proibitiva trasferta in casa del Manchester City, il pareggio finale per 0-0 è sostanzialmente giusto e dà alla squadra di Inzaghi il primo prezioso punto nella mega classifica globale della competizione.

L'Inter si presenta a Etihad Stadium con Bisseck e Taremi preferiti a Pavard e Lautaro, mentre a centrocampo Zielinski fa rifiatare Mkhitaryan. A sinistra resta a casa l'acciaccato Dimarco, gioca Carlos Augusto. Dal canto suo, Guardiola ha solo l'imbarazzo della scelta e vedere in panchina gente come Walker, Stones, Gundogan, Kovacic, Foden e Doku dà il senso della mostruosa rosa del City.

Grealish braccato da Bisseck durante Manchester City-Inter
Grealish braccato da Bisseck durante Manchester City-Inter

Il canovaccio del primo tempo è quello previsto, coi padroni di casa a tenere il pallino del gioco e il possesso, con Savinho e Grealish a cercare di creare superiorità numerica sugli esterni per innescare lo spaventoso Haaland di questo inizio di stagione (9 gol nelle prime 4 partite giocate). Ma l'Inter è ordinatissima, compatta e riparte con frequenti ripartenze, rendendosi pericolosa dalle parti di Ederson.

Il portiere brasiliano alla mezzora ci mette del suo servendo direttamente con un rinvio maldestro Darmian, il quale trova la porta ma anche la provvidenziale testa di Gvardiol sulla traiettoria del pallone che pareva diretto nello specchio. Poco dopo è Haaland a sfiorare il palo con un rasoterra di sinistro dal limite, ma l'Inter ribatte colpo su colpo con personalità, procurandosi un paio di occasioni pericolose con Thuram e Carlos Augusto in chiusura di frazione.

Il saluto tra Inzaghi e Guardiola a inizio partita
Il saluto tra Inzaghi e Guardiola a inizio partita

Il secondo tempo si apre con due cambi nel City: restano negli spogliatoi l'acciaccato De Bruyne e Savinho, rimpiazzati rispettivamente da Gundogan e Foden. Al 53′ Darmian si invola in contropiede, ma invece di concludere prova un colpo di tacco all'indietro per qualche compagno, beccandosi un "vaffa" di Inzaghi dalla panchina per aver sciupato tutto. È un'Inter che presidia tutti gli spazi in maniera puntuale, lasciando davvero poco alla manovra rimasticata ma sterile di Bernardo Silva e compagni.

A metà ripresa, Inzaghi si gioca Lautaro Martinez e Mkhitaryan, togliendo dal campo Thuram e Zielinski. Al 69′ il City ha una grande occasione con Foden, che alla fine di uno stretto fraseggio dei suoi compagni riesce a battere di destro dal cuore dell'area, trovando sicuro nel bloccare Sommer. Poco dopo risponde con ancor maggiore pericolosità nell'altra area Mkhitaryan, che spara alto di poco un cross dalla destra del neoentrato Dumfries. Al 79′ è Gvardiol a chiamare Sommer alla ribattuta con un potente sinistro dal limite, mentre dall'altra parte Lautaro impegna Ederson con un tiro sul secondo palo al termine dell'ennesima ripartenza nerazzurra. L'ultimo brivido è per l'Inter, col colpo di testa di Gundogan da pochi passi che viene bloccato centralmente da Sommer.

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