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L’Inter cede di schianto: primo tempo horror, il Sassuolo dà spettacolo a San Siro

Raspadori e Scamacca segnano i gol decisivi, poi l’Inter si vota all’attacco nella ripresa ma non riesce nell’impresa di recuperare. Brutto ko a San Siro e controsorpasso al Milan fallito.
A cura di Alessio Pediglieri
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Terribile ko interno dell'Inter che esce da San Siro con la testa bassa, il fiato corto, le idee confuse e i primi sonori fischi dei propri tifosi che si tramutano in applausi al 90′ per i tentativi fatti. Il Sassuolo festeggia il successo grazie alle reti di Raspadori e Scamacca approfittando un un black out nel primo tempo della squadra di Inzaghi. Che non solo fallisce il controsorpasso al Milan ma riporta tutte le avversarie di nuovo a ridosso per un finale di campionato più che aperto. E così, dalla sconfitta nel derby contro il Milan, si è aperta ufficialmente una piccola grande crisi di gioco e risultati: solo un pareggio e una vittoria nelle ultime cinque partite (Champions league compresa).

L'inizio nerazzurro è terrificante: al primo tiro nello specchio il Sassuolo trova la via del gol. Raspadori si libera al limite, prova il destro rasoterra per vie centrali, Handanovic non si fa trovare reattivo al meglio e la palla gli si infila tra le gambe. Una doccia fredda che evidenzia una delle falle stagionali più gravi dell'Inter di Inzaghi: dopo Liverpool (due tiri nello specchio, due gol subiti), anche con i neroverdi la media resta del 100%, condannando l'estremo nerazzurro. Ma a girare malissimo è tutta la squadra messa in campo da Inzaghi: Lautaro e Sanchez girano a vuoto rincorrendo se stessi, Gagliardini chiamato a dare ordine in mediana senza Brozovic è già in confusione dopo pochi minuti. La difesa, con un Dimarco adattato ai tre in linea, senza filtri, è in balia delle scorribande del Sassuolo con Frattesi, Berardi e Traorè che si infilano ai lati e Scamacca e Raspadori che trovano varchi al centro.

La gioia di Scamacca e Raspadori: gli autori dei due gol all'Inter a San Siro
La gioia di Scamacca e Raspadori: gli autori dei due gol all'Inter a San Siro

Il primo tempo nerazzurro è tutto racchiuso in un tentativo di diagonale di Chalanoglu che da fuori area prova il rasoterra sul palo più lontano e una smorzata fuori misura (e in fuorigioco) di Lautaro. Evidenziando insufficienza di lucidità, idee e soluzioni. Per una frazione assolutamente negativa, che fa rumoreggiare anche il popolo di San Siro giunto per godersi il possibile controsorpasso al Milan frenato a Salerno e che è costretto ad assistere una partita in cui l'Inter è apparsa costantemente in apnea. L'assenza di Bastoni e soprattutto di Brozovic si è fatta sentire negli equilibri della squadra ma anche le scelte di Inzaghi non hanno convinto fino in fondo.

Il Sassuolo fa la sua gara bella e ordinata: Dionisi ha il merito di mettere in campo una squadra che lavora all'unisono, con gli attaccanti che ripiegano in mediana e i difensori che appoggiano l'attacco. Con e senza palla, i neroverdi dilagano negli spazi e trovano un meritatissimo 2-0 con un colpo di testa di Scamacca alle spalle di Handanovic con la difesa interista in bambola: per il 2° tiro in porta e il 2° gol di giornata.

L'amarezza di Chalanoglu per un primo tempo decisamente negativo per i nerazzurri sotto 2-0 col Sassuolo
L'amarezza di Chalanoglu per un primo tempo decisamente negativo per i nerazzurri sotto 2-0 col Sassuolo

Una prestazione insoddisfacente che impone a Inzaghi di cambiare assetto e interpreti: tre punte di ruolo con Dzeko al centro e Lautaro e Sanchez ai lati, con la spinta aggiunta di Dumfries e quella costante di Perisic, mentre finiscono sotto la doccia Darmian e Gagliardini. Così nasce un'altra partita dove i nerazzurri si votano all'attacco aprendosi alle infilate micidiali dei neroverdi che se la giocano difendendosi e agendo in contropiede, difendendo al meglio il doppio vantaggio.

Il finale vede l'Inter che spinge come può ma con il Sassuolo che continua la propria gara senza soffrire più di tanto e sfiorando in un paio d'occasioni il colpo decisivo per chiudere definitivamente la partita, a conferma di una prestazione maiuscola e senza macchie che vale una vittoria di prestigio e di qualità. Che nemmeno De Vrij al 90′ rovina con il gol della bandiera, poi tolto anche dalla verifica al VAR per un tocco di mani di Dimarco.

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