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L’Inter batte lo Young Boys all’ultimo respiro: Thuram trasforma la sofferenza in gioia al 94°

Vittoria sudata per i nerazzurri a Berna (0-1): e subiscono l’iniziativa degli svizzeri per tutto il match. Arnautovic sbaglia un rigore, Sommer vacilla sul palo di Monteiro Fiammata nel finale con Lautaro Martinez e Thuram decisivi.
A cura di Maurizio De Santis
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Il guizzo di Thuram al 94° trasforma la sofferenza patita a Berna in gioia. L'Inter vince nella la terza giornata di Champions che, fino al tocco dell'attaccante in pieno recupero, s'era rivelata avara di soddisfazione per i nerazzurri: contro lo Young Boys hanno sofferto fino a vacillare, ma se la sono cavata. Quando Monteiro ha centrato il palo nella ripresa a Simone Inzaghi deve essere mancato il fiato. Il tempo s'è fermato in quell'istante in cui ha creduto di pagare dazio per il rigore sbagliato da Arnautovic. Il tempo gli ha lasciato stampato in volto un sorriso quando il francese l'ha messa dentro, confermando la "bontà" e la necessità dei cambi.

Sì, il fondo del campo in erba sintetica s'è rivelato un'insidia e ha reso più difficile il controllo della palla che – complice l'umidità – scivolava via come pallina impazzita in un flipper. Sì, domenica c'è la Juve e bisognava risparmia gambe ed energie in vista di un incontro di campionato così importante. Però, la differenza di valori tra una squadra (quella elvetica) che ci ha messo furore e niente più e un'altra, quella nerazzurra (le cui "seconde linee" giocherebbero a occhi chiusi nel torneo crociato), non s'è vista affatto.

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Non s'è vista perché all'Inter è riuscito nulla rispetto al solito: non è apparsa solida, non ha dominato il gioco, non è stata abbastanza cinica da sfruttare quelle poche occasioni create. Ottima quella capitata sui piedi di Bisseck (conclusione neutralizzata dal portiere), peccato che là davanti sia capitato lui e non chi è più avvezzo a buttarla dentro. È tutto qui quel che ha fatto la formazione di Inzaghi nel primo tempo penando per il dinamismo, l'aggressività e la voglia di dare dello Young Boys tutto contro un avversario di rango. Tiene un ritmo forsennato, mette sotto pressione i nerazzurri e va vicino al gol con Hadjam e Virginius.

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A inizio ripresa l'Inter ha l'occasione per spezzare l'assedio, cambiare l'inerzia dell'incontro: le viene assegnato il tiro dal dischetto per una scorrettezza subita da Dumfries (il migliore dei suoi) appena entrato in area di rigore. Sul dischetto va Arnautovic che si fa parare il penalty: il controllo del Var sul movimento dell'estremo difensore, David von Ballmoos, regala solo l'illusione che il tiro dal dischetto si possa ripetere. Si torna a giocare. Inzaghi dà il via alla girandola dei cambi. Entrano Bastoni, Zielinski e, soprattutto, Lautaro e Thuram che vanno a ricostituire la coppia d'attacco lasciata inizialmente in panchina. Il polacco, ex Napoli, fa venire un brivido lungo la schiena per una palla velenosa calciata di prima intenzione ma finita di poco a lato. L'argentino regala una fiammata d'orgoglio nel finale. Dimarco fa quel che più con una discesa disperata al 90°, Zielinski sbaglia tutto. Finita? No, c'è ancora qualche spicciolo di recupero da giocare: Lautaro serve Dimarco a sinistra, palla in mezzo sul primo palo, deviazione di Thuram e palla in rete. Si torna a casa con tre punti in tasca

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