L’Intelligenza Artificiale sbarca nel calcio: elabora i migliori profili, è il futuro dello scouting
Nuova frontiera, l'ennesima, che anche il mondo del calcio si appresta a superare di slancio. Oramai il mondo del pallone sta vivendo un periodo di profondo stravolgimento all'insegna della tecnologia e dell'innovazione. Si sono riviste regole e format, si sono moltiplicati i supporti tecnologici in campo e per la preparazione atletica si fa da tempo massiccio utilizzo di computer e algoritmi che determinano le condizioni dei calciatori giorno per giorno. Ora, l'innovazione si farà spazio anche sul fronte del mercato dove oltre ai già presenti programmi in cui vengono inseriti centinaia di migliaia di profili di calciatori- E lo farà con l'Intelligenza Artificiale.
L’intelligenza artificiale è l'abilità di una macchina di mostrare capacità sempre più vicine e simili a quelle umane come il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione, la creatività e le potenzialità. Permettendo ai sistemi di capire il proprio ambiente e mettendosi in relazione con quello che percepisce e risolvere problemi, la IA lavora verso un obiettivo specifico, predefinito ad inizio processo. Ciò si sta sviluppando in ogni campo e settore della vita e del lavoro e non poteva mancare anche il mondo del calcio che guarda sempre più di buon occhio la tecnologia.
Così, una società spagnola ha preso la palla al balzo in questi giorni, approfittando di un addio all'attività di un giocatore del Barcellona, Sergio Busquets che ha deciso di salutare a fine stagione e concludere la propria carriera. Tra i migliori centrocampisti degli ultimi 15 anni in Spagna, ovviamente il giocatore lascerà un vuoto nella mediana azulgrana che dovrà essere colmata cercando di individuare il sostituto migliore e più adatto per non perdere in qualità. E così la Olocip ha messo a disposizione le proprie conoscenze nel campo della IA a favore del club catalano.
In un computer sono stati inseriti dei precisi dati, che sono stati processati e ai quali è stata formulata una risposta in tempo reale, grazie all'analisi degli effetti delle azioni dei soggetti studiati, elaborandoli in totale autonomia, quindi senza alcuna influenza esterna. Una ricerca che, nel caso della sostituzione di Busquets, ha permesso di stilare un report tra i centrocampisti che si sarebbero comportati meglio e che potrebbero tornare utili al Barcelona e del suo allenatore, Xavi Hernández.
L'esito è stato poi reso pubblico: elaborando più di 80 competizioni, analizzando giocatori sotto i 25 anni e con più di 1.000 minuti giocati nell'attuale stagione, sono emersi cinque nomi, tutti accompagnati con un commento "tecnico" di qualità, C'è Martín Zubimendi (24 anni, Real Sociedad) definito "giocatore che genera più valore con i suoi duelli a terra, le sue intercettazioni (1,99) e i recuperi (0,9)". C'è anche Declan Rice (24 anni, West Ham) che "contribuisce di più in difesa (5.27) con i suoi recuperi (0.69) e intercettazioni (2.84), e allo stesso tempo è capace di essere il giocatore che genera più valore con i suoi completamenti dell'intera squadra (1.49)".
Gli altri tre nomi individuati sono: Ibrahim Sangaré (25 anni, PSV), Edson Álvarez (25 anni, Ajax) e Orkun Kökçü (22 anni, Feyenoord), "il terzo giocatore under 23 dell'intera Eredivisie che ha generato il maggior valore quest'anno". Ora spetterà a Xavi l'ultima parola e a Laporta mettere eventualmente mano al portafogli.