L’insolita espulsione della mascotte del Nueva Chicago: ha una brutta reazione a bordo campo
El Torito è la mascotte del Nueva Chicago espulsa alla fine del secondo tempo della partita contro il Racing de Córdoba. Il match della Primera B Nacional, la seconda serie del campionato argentino, s'è concluso in parità (1-1) togliendo ogni speranza alla squadra di casa di passare il turno e competere per la promozione nel massimo campionato. È stato durante il finale molto acceso che è avvenuto quell'episodio molto insolito: su indicazione del portiere ospite, il direttore di gara ha allontanato la persona che indossava il costume da toro, simbolo del club di Mataderos (quartiere di Buenos Aires).
Cosa ha fatto di così grave? S'è rivolto in malo modo all'estremo difensore avversario, insultandolo a più riprese almeno fino a quando il suo comportamento sopra le righe non è stato denunciato all'arbitro. Le immagini e la ricostruzione fatta dai media locali aiutano a capire cosa è successo in quei momenti così concitati, quando il tempo scorre e ce n'è ancora poco a disposizione per ribaltare le sorti dell'incontro.
Il video della mascotte che perde la testa e ha una brutta reazione
Il cronometro scorre, il portiere del Racing de Córdoba non ha alcun intenzione di affrettare la rimessa dal fondo. È bersagliato dai tifosi di casa, becca fischi e insulti, alcuni dei quali gli arrivano da molto vicino. E li sente bene… perché provengono dal pupazzo amuleto che è proprio alle spalle della porta, sistemato dietro i cartelloni pubblicitari.
L'uomo che veste i panni del bovino "vede rosso" in quel momento e ingaggia un battibecco con Joaquín Mattalia che si trova a pochi metri di distanza da lui. Dal video si nota come a un certo punto alzi la maschera da toro e gli urli qualcosa, provocando la reazione stizzita dell'estremo difensore: il portiere trattiene la sfera sotto il braccio sinistro e con il destro fa un gesto palese verso la mascotte per attirare l'attenzione del direttore di gara.
L'arbitro della partita, Luis Lobo Medina, non ha potuto fare a meno di sorvolare su quel trambusto che s'era scatenato a fondo campo. Lo stesso portiere non aveva alcuna intenzione di continuare in quel contesto. La protesta risentita di Mattalia lo ha costretto a sincerarsi da vicino su cosa fosse accaduto: quando ha capito tutto si è avvicinato nei pressi della zona dove si trovava ancora la mascotte e gli ha fatto un gesto eloquente, doveva abbandonare il campo per quell'atteggiamento scorretto.