L’Inghilterra sfida l’Italia, Harry Kane il suo personale tabù: mai a segno contro gli Azzurri
L'Inghilterra si prepara all'imminente sfida di Nations League contro l'Italia, giocandosi il tutto per tutto: ultima nel Gruppo 3 di League A la Nazionale di Southgate non ha altro risultato se non il successo contro gli azzurri per ribaltare le sorti di una classifica oramai compromessa. E per farlo si affiderà ad uno dei suoi uomini più amati e seguiti in patria, Harry Kane, l'attaccante che ha spesso spinto i Tre Leoni alla vittoria. Che dovrà combattere non solo con la difesa azzurra ma anche – e soprattutto – contro un tabù che si trascina dietro da sempre.
Da quando è arrivato sulla panchina del Tottenham Antonio Conte, Harry Kane ha ritrovato il sorriso, la voglia di giocare e il gusto di ritornare a fare gol. Lontanissimi i tempi dell'involuzione dell'attaccante inglese che lo aveva portato ad un passo dal mesto addio agli Spurs, decretandone il fallimento nel progetto tecnico e il ridimensionamento su scala internazionale. Poi, l'avvento del tecnico italiano che ha saputo rimetterlo al centro del Tottenham, con risultati più che positivi: già sei gol e un assist nelle sette partite di Premier League, che si aggiungono ai 27 gol (e 10 assist) della scorsa stagione (27 reti e 10 passaggi decisivi).
Un ruolino di marcia di tutto rispetto e che dimostra quanto Harry Kane sia fondamentale per i londinesi, entrando di fatto in oltre il 50% dei gol realizzati dal club: nelle 87 reti siglate dagli Spurs nello scorso campionato e in quello attuale fino ad oggi, l'attaccante inglese ci ha messo lo zampino (33 reti e 11 assist) in più della metà. Non così, però, in Nazionale, dove stenta e non poco a trovare continuità sotto porta. Soprattutto quando incontra una Nazionale in particolare come avversaria: l'Italia.
Tra amichevoli e partite ufficiali, Harry Kane è sceso in campo con la maglia dell'Inghilterra contro la Nazionale italiana in quattro diverse occasioni dal 2015 ad oggi. Il primo confronto risale ad una amichevole, giocata a Torino nel 2015 e conclusasi 1-1. Poi, la finale di Wembley a Euro 2020, che si concluse come tutti sappiamo, nel successo azzurro ai calci di rigore. Infine, il primo confronto di questa Nations League, lo scorso 11 giugno, conclusosi a rete inviolate.
Tre partite contro gli Azzurri e zero gol (non contando l'inutile tiro dagli 11 metri a Wembley): una macchia che il bomber inglese non ha assolutamente intenzione di lasciare e che pesa come un macigno soprattutto a livello psicologico di chi è una macchina da gol (50 gol in 73 presenze) anche con i colori della propria Nazionale. Tranne quando incontra l'Italia.