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L’infortunio di Demme è una brutta notizia per il Napoli: quanto tempo dovrà stare fuori

I tempi di recupero di Diego Demme tengono in ansia il Napoli dopo l’infortunio al ginocchio destro subito nell’amichevole contro la Pro Vercelli. “Ci dà fastidio, ci rompe le scatole”, sbotta Spalletti per l’incidente capitato al centrocampista che ha riportato un trauma contusivo-distorsivo di secondo-terzo grado. La visita a Villa Stuart effettuata dal professor Mariani ha evidenziato una lesione di alto grado del collaterale mediale del ginocchio destro. Inizierà da subito il percorso di riabilitazione.
A cura di Maurizio De Santis
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Due mesi di stop nella migliore delle ipotesi. Almeno sei qualora l'infortunio al ginocchio destro subito da Diego Demme dovesse essere più grave del previsto e non bastasse l'iter medico previsto. E la possibilità di ricorrere all'operazione non è esclusa ancora. La visita a Villa Stuart effettuata dal professor Mariani ha evidenziato una lesione di alto grado del collaterale mediale del ginocchio destro. Inizierà da subito il percorso di riabilitazione ma i tempi di recupero che non sono stati resi noti, saranno comunque lunghi. Fino a ottobre, per una decina di partite Demme non ci sarà. Ammesso che tutto vada per il meglio, avrà poi bisogno di tornare in condizione. Non poteva esserci debutto peggiore per il Napoli e per Luciano Spalletti nella prima amichevole disputata in pre-campionato, dopo la prima fase del ritiro a Dimaro. Gli azzurri battono la Pro Vercelli (1-0) ma lasciano sul campo la grande amarezza e altrettanta paura per il brutto colpo ricevuto dal centrocampista in uno scontro di gioco dopo appena un quarto d'ora. Un episodio che ha fatto sbottare il tecnico, corso sul rettangolo verde a verificare cosa fosse accaduto e a lamentarsi per quell'intervento al limite, e toglie il sonno al club che – qualora gli esami strumentali avessero esito negativo – si troverebbe costretto a tornare sul mercato.

L'auspicio è che il trauma contusivo distorsivo di secondo-terzo grado (è la prima diagnosi dopo gli esami strumentali comunicati dalla società) non abbia sollecitato troppo i legamenti, in particolare il collaterale. C'è una speranza, molto timida ed è quasi una preghiera, che le cartilagini interessate non siano rotte al punto da costringere il calciatore a sottoporsi all'operazione. Così fosse, tra guarigione, riabilitazione e tempi di recupero non tornerebbe a disposizione prima di sei, sette mesi. E ciò comporterebbe anche un ulteriore intervento di mercato per trovare un rimedio nel cuore del centrocampo.

Nelle prossime ore, quando l'ematoma sarà del tutto assorbito, Demme verrà sottoposto a ulteriori accertamenti per capire meglio l’entità del problema per avere un quadro più chiaro dei tempi di recupero. Le parole di Spalletti rendono bene l'idea di come l'infortunio capitato al tedesco faccia male in questo momento particolare. "È stata l'unica nota negativa del match con la Pro Vercelli – ha ammesso Luciano Spalletti -. Ci dà fastidio, ci rompe le scatole… adesso bisogna essere cauti e aspettare gli approfondimenti guardando per bene perché lui ha dolore, ma nutriamo fiducia che sia una botta dove sente dolore e gli comprime altro per l'ematoma che c'è".

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