L’infortunio di Chiellini preoccupa la Juventus: quali partite sarà costretto a saltare
Un infortunio muscolare, l'ennesimo per un capitano di mille battaglie che in campo dà tutto. Lo spirito guerriero non gli basta, questa volta Giorgio Chiellini deve fermarsi. Gli esami diagnostici ai quali si è sottoposto hanno confermato tutti i timori sulle sue condizioni: "hanno evidenziato una lesione di basso grado della muscolatura profonda del polpaccio di sinistra", si legge nella nota ufficiale del club. Tempi di recupero previsti? Non sono indicati.
L'unica certezza è nel numero di partite che sarà costretto a saltare, una brutta notizia per il tecnico, Massimiliano Allegri, e per la squadra attesa nel periodo febbraio/marzo da match decisivi per il prosieguo della stagione tanto in campionato (domenica prossima c'è la sfida a Bergamo, contro l'Atalanta, che è uno spareggio per le prime quattro posizioni) quanto in Champions (la gara col Villarreal). Una news che ha provocato una smorfia di stizza anche al ct della Nazionale, Roberto Mancini, che avrà bisogno di tutta la sua esperienza nei play-off di qualificazione a Qatar 2022.
Quali e quante partite salterà Chiellini per infortunio
Quattro partite in un calendario che si annuncia serrato per la Juventus nel prossimo mese. Tante ne salterà Giorgio Chiellini: Sassuolo (in Coppa Italia, giovedì 10 febbraio), Atalanta (in campionato, domenica 13 febbraio), Torino (di nuovo in campionato, venerdì 18 febbraio) e Villarreal (andata degli ottavi di Champions League, 22 febbraio). Possibile si riveda tra i convocati contro l'Empoli (27 febbraio) ma è solo una supposizione. Anzi, si farà il possibile per non rischiarlo e a differire il ritorno effettivo al massimo contro lo Spezia (6 marzo) quale ulteriore tappa di avvicinamento alla Coppa.
Tempi di recupero, quando è previsto il rientro
Difficile dirlo con certezza. L'obiettivo dei bianconeri, una volta scollinato febbraio, è avere Chiellini pronto per un marzo altrettanto intenso per il ritorno di Champions League a Torino (il 16 marzo, all'Allianz Stadium). Lo spera anche Mancini, perché la sua presenza nel cuore della difesa (e in rosa) contro la Macedonia del Nord è un tassello imprescindibile.