L’inferno della moglie di Dani Alves, pubblica i messaggi che riceve: sono disumani
Il nuovo avvocato di Dani Alves, rinchiuso in carcere a Barcellona da otto giorni in seguito all'arresto con l'accusa di aver violentato una ragazza di 23 anni nel bagno di una discoteca, ha annunciato la nuova linea difensiva del 39enne calciatore brasiliano: le sue tre versioni diverse dell'accaduto, palesemente contraddittorie e smentite dalla deposizione dettagliatissima della giovane che è supportata dalle immagini delle telecamere e dalle testimonianze dei presenti, sarebbero state dettate dalla paura.
Paura di un'unica cosa: la reazione della moglie Joana Sanz qualora lui avesse ammesso di aver fatto sesso con una perfetta sconosciuta nella toilette di un locale notturno. Un tradimento sordido che lo avrebbe esposto alla gogna dell'opinione pubblica e messo a rischio il suo matrimonio. Ecco dunque perché, di fronte a immagini non smentibili che lo vedevano entrare nel bagno assieme alla presunta vittima dello stupro e restarvi per 17 minuti, Dani Alves prima ha detto di non conoscerla e di averla incrociata lì per caso, poi che è stata lei ad "aggredirlo sessualmente" ed infine ha ammesso di averci fatto sesso, ma in maniera consensuale.
Inevitabilmente, come aveva previsto il calciatore ex Barcellona, quest'ammissione è stata una mazzata per la moglie, che ha scoperto di avere a fianco un uomo diverso da quello che pensava, al di là del fatto se ci fosse stata violenza o meno. Sono giorni durissimi per Joana Sanz, 29enne modella e attrice spagnola, che sta cercando di gestire questa situazione personale così dolorosa con la massima privacy possibile.
Inizialmente la moglie del brasiliano lo aveva difeso ("ho visto come le donne si avvicinano a mio marito e se lo fanno in mia presenza chissà cosa fanno quando io non ci sono, ma io so quanto sia rispettoso Dani"), tuttavia da qualche ora ha deciso di eliminare dal proprio profilo Instagram quasi tutte le foto che la ritraggono assieme al calciatore (ne sono rimaste soltanto 11, probabilmente legate ad accordi pubblicitari e dunque non rimovibili).
La vicenda peraltro ha preso una piega ulteriormente dolorosa per la modella, che nelle ultime ore ha denunciato – postando alcuni screenshot nelle sue storie su Instagram – di aver ricevuto tantissimi messaggi con insulti di ogni tipo. Parole orribili che vanno a colpire una persona incolpevole, a sua volta vittima di questa brutta vicenda. "Sei una figlia di put***a! Tuo marito è uno stupratore", le scrivono. E ancora: "Adesso salti giù dalla nave che sta affondando, come un topo quale sei, ma cosa ci si può aspettare da una put***a qualsiasi".
Addirittura qualcuno arriva a suggerirle di togliersi la vita: "Se fossi in te mi suiciderei, così non soffri, sei uno spreco di pelle. Dammi il tuo OnlyFans così posso aiutarti a vivere". Insomma un vero inferno per la donna, già provatissima dalla rivelazione dell'infedeltà del marito e dalla morte della madre, avvenuta poco prima dell'arresto di Dani Alves e peraltro decisiva per far scattare la trappola della polizia catalana per mettere in cella il calciatore ex Juve e PSG. "Ho perso gli unici due pilastri della mia vita", ha detto Joana qualche giorno fa. Uno non c'è più, l'altro è destinato ad essere cancellato per sempre dalla sua vita.