L’incubo senza fine della Sampdoria: rischio penalizzazione con lo spettro del fallimento
L'ultima sconfitta in trasferta in casa dell'Atalanta è solo uno dei tanti problemi che affligge attualmente la Sampdoria. La squadra allenata da Dejan Stankovic, attualmente rilegata a soli 9 punti in classifica e a -9 dall'attuale quota salvezza, sta lottando una duplice battaglio tra campo e vicende giudiziarie. La situazione societaria è infatti da incubo e il pericolo di un tracollo è dietro l'angolo. Dal crac di Massimo Ferrero, la Sampdoria è entrata a far parte del trust Rosan, gestito dal commercialista Gianluca Vidal. A quest'ultimo fu assegnato il compito di dover interloquire con i potenziali compratori per trovare la migliore soluzione per la cessione della società. Uno dei primi ostacoli però è sempre stato le passività del club. Un problema non di poco conto che nemmeno la mediazione del presidente Lanna è riuscita a colmare.
L'ultimo capitolo di questa triste storia che vede attualmente il club blucerchiato senza un proprietario e senza un acquirente serio capace di prendersi la maggioranza del pacchetto azionario del club, si è consumato nella giornata di ieri. Il socio di riferimento, Massimo Ferrero, non si è presentato all'assemblea degli azionisti, un'altra volta andata deserta come nelle precedenti occasioni. Un segnale pericolosissimo data la prevista e necessaria ricapitalizzazione prevista fra i 35 e i 50 milioni che avrebbe dovuto effettuare Ferrero per mettere in sicurezza la società sino a fine stagione. Ma a questo punto la situazione si aggrava poiché serve obbligatoriamente recuperare circa 11 milioni entro le prossime due settimane, così da saldare gli stipendi dei tesserati relativi al quarto trimestre 2022. Se questo non dovesse accadere entro il 16 febbraio, la Sampdoria subirà subito 2 punti di penlizzazione in classifica.
Si sperava che dal mercato di gennaio le cessioni potessero aiutare il club a recuperare queste cifre proprio per saldare la cifra di 11 milioni necessaria per adempiere a questo obbligo. Ma ciò non è accaduto anche se il mercato della Turchia non è ancora chiuso. Calciomercato.com fa sapere che il Nottingham Forest aveva anche formulato una proposta da 10 milioni di euro per Audero che però il portiere ha rifiutato per restare in Liguria. L'operazione sarebbe stata imbastita sul prestito oneroso a 1 milione, con obbligo di riscatto fissato a 9 milioni in caso di permanenza in Premier. Un gesto importante da parte del portiere ma che comunque ha negato alla società di chiudere un affare che forse sarebbe stato ossigeno puro per le casse della società. Oggi la Sampdoria ha necessità di immettere denaro fresco in società e spera che dalle banche possa arrivare l'aiuto necessario.
Con la situazione di squadra assolutamente grave dato che i 2 punti di penalizzazione potrebbero definitivamente scoraggiare una Sampdoria già in alta difficoltà, il pericolo più grande che i tifosi vorrebbero scongiurare è il fallimento della società. Motivo per cui, come scrive La Gazzetta dello Sport, è stata già avviata la procedura di composizione negoziata della crisi d’impresa. Un piano di salvataggio usata solitamente per aiutare le imprese in temporaneo stato di crisi e che potrebbe dare la possibilità al club di risollevarsi attraverso varie azioni durante la procedura stessa. Resta da capire se questa mossa sarà accettata dalla FIGC chiamata ad esprimersi sulla compatibilità della procedura stessa con le norme interne Noif.