L’incubo del Barcellona si chiama Samuel Umtiti: da due anni sul mercato ma continua a rinnovare
Samuel Umtiti non andrà al Rennes, l'ultima società che sembrava essere oramai al rush finale per concludere l'acquisto del difensore camerunense naturalizzato francese. Invece, il classe 1993 resterà ancora a Barcellona, per continuare a vestire (si fa per dire) la maglia azulgrana. Perché da circa due anni Umtiti è stato messo sul mercato dal club blaugrana, stanco di dover pagare fior di soldi ad un giocatore che è scivolato ai margini dei progetti tecnici a causa di continui problemi fisici. Ma la storia è tutt'altro che al capolinea, perché il paradosso è che recentemente il club catalano ha fatto firmare al giocatore un lungo prolungamento, proprio in vista di cederlo il prima possibile.
Oramai la prassi è ben conosciuta ai più per gestire al meglio i giocatori sul mercato: in vista della possibile scadenza di contratto, si trova un accordo per il prolungamento dello stesso così da preservare il club da una eventuale partenza a parametro zero e dettare il valore del giocatore a chi lo cerca. Anni fa, rinnovo significava tutt'altro: voglia di continuare insieme, la nascita di un rapporto che sarebbe durato nel tempo, la crescita di un giocatore pronto a diventare simbolo e bandiera. Oggi è il preludio alla cessione.
Lo stesso destino lo ha subito Samuel Umtiti che a Barcellona ha da tempo concluso il suo percorso calcistico pur restando in azulgrana, malgrado i disperati tentativi del club di venderlo. Il difensore era arrivato in catalogna sulla scia della nomea da campione del mondo con la Francia: pagato nel 2016 per 25 milioni di euro al Lione, sottoscrive un primo contratto quinquennale. Piano piano, però, la sua presenza in campo – complici anche le tante vicissitudini del Barça in panchina – è sempre più una chimera. Ma l'ingaggio è impressionante: Umtiti guadagna 16 milioni di euro a stagione.
Uno stipendio che nessuno, nemmeno il Barcellona in piena recessione economica, può permettersi e così il giocatore viene messo sul mercato. Ma il giocatore, per un motivo o l'altro, dice sempre di no: saltano gli accordi con Manchester United, Inter, Arsenal, Roma, Napoli, Lione e Marsiglia. Per il Barcellona la situazione diventa pensate a tal punto che decide la soluzione estrema: si prova a ripetere ciò che era avvenuto nel 2018 (prolungamento, portato dal 2021 al 2023), così gli si fa firmare un nuovo contratto per spalmare l'insostenibile ingaggio, fino al 2026. Ma la scelta si trasforma ben presto in una nuova trappola.
La scelta del Barça arriva sulla scia del fortissimo interesse del Rennes: una trattativa reale che appare sbloccare la situazione in via definitiva. C'è anche un viaggio in patria, da parte del giocatore e del suo entourage, con tanto di colloquio tra Umtiti e il tecnico del Rennes, Bruno Genesio. Poi però, il colpo di scena: questa volta è il club a tirarsi indietro dopo una attenta valutazione sia sulle condizioni fisiche del giocatore sia sull'opportunità di trovare altri centrali. E così, ancora una volta, il Barcellona si ritrova con il cerino in mano: un giocatore strapagato, con un contratto prolungato fino al 2026 e di cui non riesce più a liberarsi.