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L’incubo continuo di Dele Alli al Besiktas: l’allenatore lo “punisce” in panchina per 90 minuti

Dele Alli è rimasto in panchina nell’ultima gara del Besiktas. Il talento inglese sta vivendo una sorta di incubo senza fine. Nella precedente gara era stato fischiato dal pubblico turco.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Dele Alli in panchina (Photo DailyMail)
Dele Alli in panchina (Photo DailyMail)

Un Natale così forse non riuscirà mai ai dimenticarlo. Dele Alli non si sarebbe mai aspettato che la sua carriera potesse sgretolarsi così tutta d'un tratto. A soli 26 anni sembra essere già a un bivio dopo che 4 anni prima gli era stato attaccata addosso l'etichetta del talento sopraffino. Il futuro del calcio inglese sembrava essere nelle sue mani e il gol ai Mondiali 2018 in Russia era una chiara dimostrazione di quanto l'ex Tottenham potesse presto scrivere ancora pagine importanti del football britannico e invece non è stato così.

Dagli Spurs è iniziato il lento declino che l'ha portato poi all'Everton per poi finire al Besiktas. In Turchia era pronto a ritrovare sé stesso e invece forse sta andando peggio di quanto potesse immaginare. Il massimo campionato turco è l'unico che gioca anche nel giorno di Natale e per questo il giorno più bello dell'anno si è trasformato in un incubo per il giocatore inglese. Il tecnico del Besiktas, Senol Gunes, nel match casalingo contro il Gaziantep, ha deciso di farlo partire dalla panchina dopo i fischi subiti dal pubblico turco nell'ultimo match di Coppa.

A tutti è sembrata quasi una punizione esagerata dato che di solito, in casi come questi, è proprio l'allenatore che deve provare a recuperare il giocatore dopo aver subito i fischi del proprio pubblico. In Turchia, la panchina di Alli è stata vista come una dimostrazione di forza importante, forse troppo severa per un giocatore che ha bisogno di ritrovarsi. Incredibile come il giocatore sia rimasto seduto per 90 minuti senza essere mai chiamato dall'allenatore per riscaldarsi ed entrare in campo. A lui sono stati preferiti altri giocatori che non hanno iniziato il match dal primo minuto.

La sua precedente prestazione ha forse talmente indispettito il tecnico dei turchi che ha pensato bene che forse questa lezione potesse servirgli. Un'umiliazione, forse eccessiva, per un giocatore che fino a 4 anni fa doveva essere il futuro della Nazionale di Southgate. E infatti la sua assenza ai Mondiali 2022 in Qatar era scontantissima anche se sorprende come in pochi anni sia finito a guardare i suoi compagni dalla panchina.  E pensare che solo nel 2016, dopo solo una stagione in Premier League con la maglia del Tottenham, vinse il premio come "giovane dell'anno". José Mourinho, che lo ha avuto come suo allenatore al Tottenham, aveva forse previsto questo suo declino.

In un episodio della serie di Amazon Prime Video "All or Nothing" legata agli Spurs, lo Special One fu inquadrato mentre chiama in ufficio proprio Dele Alli, proprio perché preoccupato dalle sue prestazioni altalenanti. Una sua frase oggi sembra quasi profetica: "Un giorno penso che ti pentirai di non aver raggiunto ciò che puoi raggiungere. Non mi aspetto che tu sia il migliore in campo in ogni partita, o che tu faccia gol ad ogni partita, voglio dirti che penso te ne pentirai".

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