Chi è Ryan Mason, dal ritiro a 26 anni per un infortunio alla testa alla panchina del Tottenham
La vita, a volte, ti restituisce quello che ti toglie. Deve aver pensato questo Ryan Mason, nuovo allenatore del Tottenham, dopo l'esonero di José Mourinho comunicato oggi dalla società londinese. Classe 1991, Mason non ha compiuto nemmeno 30 anni e sarà il più giovane tecnico ad allenatore una big europea. Dietro questa storia di precocità, però, ce n'è una che riguarda un terribile infortunio alla testa, costatogli la carriera da calciatore.
Il terribile infortunio alla testa e il ritiro a 26 anni
È il 22 gennaio 2017: Ryan Mason indossa la maglia dell'Hull City, con cui affronta il Chelsea in un weekend di Premier League come tanti altri. Quel giorno, però, per lui sarà speciale, in senso negativo: un terribile scontro aereo con il difensore dei Blues Gary Cahill gli procura la frattura del cranio. Dopo un intervento chirurgico delicatissimo alla testa e un periodo di tredici mesi in cui prova a recuperare invano dall'infortunio, il 13 febbraio 2018 annuncia il proprio ritiro dall'attività agonistica. Ryan ha 26 anni ed è costretto a rinunciare per sempre a quella che fino ad allora è stata la sua vita. Nella sua breve carriera da calciatore, Mason ha avuto anche l'onore di indossare la maglia della nazionale inglese, durante il suo periodo migliore, quello al Tottenham, club nel quale è cresciuto.
La nuova vita sulla panchina del Tottenham
Saranno proprio gli Spurs a regalargli una seconda possibilità, questa volta nei panni di allenatore. Nel 2018 entra nello staff tecnico della squadra londinese, un anno dopo viene diventa il tecnico dell'Under 19 del Tottenham, con la quale partecipa anche alla UEFA Youth League. Nel 2020 viene promosso alla guida dell'Under 23 e oggi, a distanza di poco più di quattro anni dall'infortunio che lo ha costretto a smettere di giocare, prende il posto di José Mourinho come tecnico della squadra londinese. A 29 anni diventa l'allenatore più giovane dei maggiori campionati europei e, tra meno di una settimana, avrà già la possibilità di conquistare il suo primo trofeo. In finale di Carabao Cup, ad aspettarlo per una stretta di mano, ci sarà Pep Guardiola e, anche se non dovesse battere il Manchester City, Ryan Mason potrà dire senza alcun dubbio di aver vinto la sua personale partita.