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L’imbarazzante primo tempo della Juve contro l’Empoli in un numero: non ha mai tirato in porta

L’imbarazzante primo tempo della Juve contro l’Empoli in un numero: zero tiri in porta. Una squadra senza coraggio e personalità.
A cura di Vito Lamorte
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La Juventus è e stata eliminata dalla Coppa Italia dall'Empoli ai quarti di finale e dal fischio finale dell'Allianz Stadium è partito il ‘processo' alla squadra di Thiago Motta. La prestazione dei bianconeri è stata molto deludente, soprattutto nel primo tempo, e c'è un numero dei primi 45′ che riflette le difficoltà della Vecchia Signora: Vlahovic & co hanno chiuso la prima frazione senza mai calciare verso la porta avversaria.

Dopo i primi 45′, chiusi col risultato di 1-0 per i toscani grazie alla rete di Maleh, la Juventus ha dominato nel possesso palla (ben 69% contro il 31% dell'Empoli) ma questo controllo ha portato a zero tiri nella porta di Vasquez sui due tentativi fatti. Poco, troppo poco.

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L'imbarazzante primo tempo della Juve contro l'Empoli in un numero

Una squadra senza coraggio e personalità, che non prova mai la giocata e che nella prima frazione ha giocato molti più palloni all'indietro che in avanti quando l'Empoli si difendeva compatto.

Il dato dei tiri verso la porta di Vasquez è eloquente nei primi 45′: i bianconeri non hanno mai preso lo specchio e i pericoli per l'Empoli sono stati ridotti al minimo con soli due tentativi finiti lontano dai pali. Addirittura, la squadra toscana ci ha provato molto più dei bianconeri con 4 tiri complessivi e due nello specchio della porta: uno è il gol di Maleh e l'altro è il palo colpito da Konate nei secondi finali.

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Thiago Motta: "Nel primo tempo nessuno ha preso la responsabilità"

Lo stesso Thiago Motta ha analizzato in maniera netta la prova della sua squadra: "Nel primo tempo è mancato l’atteggiamento, vuol dire che io non ho saputo trasmettere l’importanza di giocare una partita di questo genere con la maglia della Juventus. Mi vergogno. Uno può sbagliare un passaggio, ma nel primo tempo nessuno ha preso la responsabilità e ha giocato 20 volte col portiere. Perdevamo palla e ci fermavamo. Chiedo scusa, la gente che è venuta oggi è stata anche gentile con noi perché meritavamo molto di più di quanto abbiamo sentito oggi".

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