“L’idea del Mondiale ogni due anni esce da una casa di malati mentali”: è guerra tra UEFA e FIFA
L'idea di giocare un Mondiale ogni due anni, evidentemente ritenuta geniale dalla FIFA che ci sta silenziosamente lavorando, non riceve l'approvazione unanime e calorosa – per usare un eufemismo – da parte delle altre componenti del mondo del calcio, partendo dai giocatori ed allenatori per arrivare ai club e tifosi. Il parere di molti è che così facendo si verificherà una svalutazione degli appuntamenti calcistici di alto livello e si annacqueranno vittorie ed emozioni.
Parere condiviso anche dall'UEFA, che già nelle scorse settimane aveva preso ufficialmente posizione contro un'eventuale modifica in tal senso del calendario internazionale, per bocca del suo presidente Alexander Ceferin: "I Mondiali ogni due anni ucciderebbero il calcio". Adesso sulla proposta entra a gamba ancora più tesa il numero due dell'UEFA Zibì Boniek, che usa espressioni durissime ai microfoni di Radio Deejay: "Da dove nasce l'idea del Mondiale ogni due anni? Ah boh, non lo so, da una casa di malati mentali: non esiste. Se lo fai, non c'è spazio per altre competizioni. E poi non puoi fare più le qualificazioni: allora le Nazionali devono sciogliersi. Wenger? Gli voglio bene, ma ha dormito male".
Boniek si riferisce al ruolo centrale che l'ex allenatore dell'Arsenal ha avuto nell'elaborazione dell'idea del Mondiale ogni due anni. Wenger infatti dal 2019 è responsabile dello sviluppo mondiale del calcio dalla FIFA. Il vicepresidente dell'UEFA è ovviamente ugualmente severo nei confronti del progetto Superlega, riecheggiando le parole del suo capo Ceferin: "Oggi la Superlega è la Champions League, i soldi che raccoglie la Champions sono uguali o superiori a quelli della Superlega, solo che vanno divisi tra tutto il mondo del calcio. Se si fa una competizione senza merito sportivo, non la guardo più: la Champions League oggi è la Superlega".