Libertadores, Santos-Quito finisce in rissa: l’arbitro concede 23 minuti di recupero
Mentre in Europa tutte le attenzioni sono sulle partite dei gironi di Champions League, dall'altra parte del mondo le emozioni arrivano invece dagli ottavi di finale della Copa Libertardores: torneo da sempre molto sentito e che spesso ha riservato sorprese ed episodi censurabili. L'ultimo di questa serie è andato in scena all'Estádio Urbano Caldeira di San Paolo, dove il Santos ha affrontato la formazione ecuadoriana della Liga Deportiva Universitaria de Quito.
Dopo il successo dei brasiliani (2-1 in trasferta), gli ospiti sono infatti andati vicino al colpaccio in casa dei ‘Peixe'. Il gol segnato al 66esimo dal difensore uruguaiano Zunino, non ha però solo regalato alla sua squadra l'occasione di passare il turno, ma ha anche incendiato il finale di gara con una mega rissa che ha costretto l'argentino Nestor Pitana, il direttore di gara, ad estrarre il cartellino rosso per Luiz Felipe del Santos e Rodrigo Aguirre e Lucas Villarruel della LDU Quito.
Il maxi recupero deciso dall'arbitro
Per calmare le acque in campo e ripristinare le condizioni per far riprendere la partita, l'arbitro ha dovuto faticare parecchio e fermare il gioco per diversi minuti. Oltre ai giocatori in campo, a partecipare alla rissa sono infatti arrivati anche quelli delle due panchine e anche qualche steward posizionato a bordocampo.
Una gigantesca caccia all'uomo, che ha finito per obbligare l'arbitro a fischiare la fine dell'incontro dopo ben 23 minuti di recupero: un ‘extra time' che avrebbe dovuto essere solo di 6 minuti, a causa di alcuni interventi del VAR, ma che si è inevitabilmente prolungato fino al 113esimo per la rissa finale. Nonostante la sofferenza finale e la sconfitta in casa, il Santos è così riuscito a passare il turno. Nei quarti di finale, la squadra di San Paolo incontrerà la vincente tra il Gremio e i paraguaiani del Guaranì.