Liam Gallagher sfotte l’Inter per la Champions e prende di mira Lukaku: “Wonderwall è per lui”
La finale di Champions League si è giocata quasi un mese fa ma gli strascichi sono ancora evidenti. L'Inter è stata battuta dal Manchester City per 1-0 a Istanbul e ha dovuto riporre nel cassetto il sogno di alzare la ‘coppa dalle grandi orecchie' per la quarta volta dopo una stagione a dir poco travagliata.
I nerazzurri hanno portato a casa la Coppa Italia per il secondo anno di fila ma non sono riusciti portare a casa il trofeo europeo più ambito pur disputando una buona gara e chiudendo i 90′ con grandi recriminazioni per gli errori sotto porta.
A decidere la sfida è stato Rodri, che all'inizio della ripresa non ha lasciato scampo ad Onana e ha portato per la prima volta i Citizens sul tetto d'Europa.
La festa della squadra di Pep Guardiola è durata giorni e lo stesso vale per i suoi tifosi, che aspettavano da anni questo momento e sono riusciti così a portare a casa un ‘Treble' clamoroso dopo aver vinto anche FA Cup e Premier League.
Ieri sera agli I-Days che si sono tenuti all’Ippodromo La Maura di Milano si è esibito Liam Gallagher, ex frontman degli Oasis e grande tifoso del Manchester City, che prima di eseguire lo storico brano "Wonderwall" si è rivolto al pubblico dicendo: "C'è qualche tifoso dell'Inter qui? C'è qualche tifoso del Manchester City invece? Devo dire grazie ai tifosi del Milan per l'amore e il rispetto che ci hanno mostrato. Questa è dedicata a Lukaku…".
Un mix di applausi e fischi si è alzato verso il palco ma poi una delle canzoni simbolo degli Oasis ha messo tutti d'accordo.
Liam Gallagher si è lasciato andare allo sfottò proprio come aveva fatto il fratello Noel, che ai microfoni di Sky Sport e alla domanda sull'avversaria preferita per il Manchester City in un'eventuale finale di Champions League aveva affermato: "Preferirei affrontare l'Inter perché non sono molto bravi, Lukaku non sta giocando bene".
Per come è andata sicuramente Noel Gallagher ripeterebbe la stessa affermazione ma ci sarebbe piaciuto vedere la sua faccia durante i 90′ dello stadio Ataturk: probabilmente si aspettava tutt'altro, ma alla fine ha gioito. E quindi, alla fine, ha ragione lui.