L’ex Tudor ringrazia la Juve: “Mi ha cresciuto, ora pronto a dare il massimo sabato con il Verona”
Il passato non si dimentica ma Igor Tudor non ne è schiavo. Anzi, ne trae insegnamento, linfa e forza per fare ancora meglio nel suo presente che si chiama Hellas Verona. La squadra che sabato ospita al Bentegodi per la 11^ giornata di Serie A, la Juventus, la sua ex squadra. Una sfida che vede gli scaligeri affrontare i bianconeri in uno dei momenti più delicati del loro cammino in campionato, subito dopo la sconfitta interna contro il Sassuolo.
I veneti sono in fiducia, come ricorda il tecnico in conferenza di vigilia: arrivano da una vittoria di prestigio e da un pareggio in rimonta che hanno rilanciato le ambizioni in classifica. Soprattutto in casa, il Bentegodi è diventato un campo difficile per tutti. Lo sa perfettamente la Lazio, l'ultima a giocarci e tornata a casa con 4 gol sulle spalle. Ma anche lo Spezia e la Roma hanno pagato pegno nello stadio dei veneti che arrivano da tre successi interni consecutivi.
Adesso la Juventus, umiliata affranta e ferita dal Sassuolo. Non solo nell'orgoglio, ma soprattutto nella classifica dove è sprofondata a -13 dalla vetta condivisa tra Milan e Napoli e che vede gli scaligeri in ritardo di soli tre punti, colmabili con un successo del Verona: "Voglio che i giocatori preparino al meglio la gara, partita dopo partita" spiega Tudor: "Non guardiamo alla classifica anche se buona, non voglio mettere pressioni o particolare ansia da prestazione. Stiamo prendendo consapevolezza delle nostre possibilità".
La stessa che l'ex centrale difensivo aveva nei suoi anni in bianconero, ai quali è però profondamente legato da uomo e da professionista: "Mi hanno formato, mi hanno fatto crescere perché sono stati anni importanti. Sia in campo sia in panchina, dandomi fiducia ed esperienza. Ora sono a Verona e penso solamente a dare il massimo, sempre, per questo club. Juve in crisi? Una esagerazione, si dimentica facilmente le cose positive e si dice che tutto va male. Ma non è mai così o nero o bianco, mai".
Per Tudor sarà la prova di maturità. Di fronte troverà la Juventus ma soprattutto un Max Allegri con il dente avvelenato che vorrà subito cancellare l'onta della sconfitta all'Allianz contro il Sassuolo: "Hanno vinto nove scudetti sugli ultimi 10, sono una squadra fortissima e Allegri è l'allenatore perfetto per allenarmi e farli vincere. Oggi la Juve ha il migliore allenatore possibile – conclude Tudor – e uno tra i più forti in circolazione".