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L’ex portiere del Liverpool svela il quasi suicidio: “Stavo per saltar giù, ho ‘sentito’ mia moglie”

Chris Kirkland racconta la sua dipendenza decennale dagli antidolorifici, che lo ha portato sul punto di suicidarsi: “Stavo per saltare giù, ma ho sentito mia moglie e mia figlia tirarmi indietro da lontano”.
A cura di Paolo Fiorenza
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A 41 anni Chris Kirkland ha deciso che è arrivato il momento di spalancare la porta sui suoi demoni e condividere il lato oscuro del successo. All'inizio della stagione 2004/05 l'allora 23enne giocava nel Liverpool e aveva scalzato Dudek come portiere titolare, giocando 14 partite prima di essere nuovamente messo da parte a dicembre a causa di un infortunio alla schiena che si trascinava da tempo. Quell'anno i Reds vinsero la Champions League battendo il Milan nella finale di Istanbul, ma Kirkland non venne neanche convocato perché infortunato, lasciando il posto in panchina a Scott Carson, che poi gli offrì la medaglia, rifiutata da Chris.

La battaglia con gli infortuni e col dolore è stato il filo conduttore della carriera di Kirkland, portandolo all'uso e poi all'abuso di antidolorifici, che ben presto si sono impadroniti della sua vita creando una dipendenza che l'ha portato a un passo dal suicidio. L'ex portiere, che può vantare anche una presenza nella Nazionale inglese nel 2006, è caduto nella trappola proprio per contrastare i suoi problemi cronici alla schiena, permettendo alla fine alla depressione di prendere il sopravvento.

Chris Kirkland nel 2009 con la maglia del Wigan
Chris Kirkland nel 2009 con la maglia del Wigan

Kirkland ha raccontato al Times cosa è accaduto quel 4 luglio 2016 che avrebbe potuto mettere fine alla sua vita: ormai nella parte conclusiva della sua carriera, si era appena trasferito nel Bury in terza divisione. La sua dipendenza dagli antidolorifici gli aveva causato allucinazioni, iperventilazione e aggravato la sua ansia: era davvero ridotto a pezzi. Il club era in ritiro prestagionale in Portogallo e lui salì sul tetto, si avvicinò al bordo e stava per lanciarsi nel vuoto.

L'ex portiere ha detto che è stato il pensiero di sua moglie Leeona e della figlia quindicenne Lucy a fermarlo: "Stavo per saltare giù, ma ho sentito Leeona e Lucy tirarmi indietro da lontano". Kirkland qualche giorno dopo lasciò il Bury per motivi personali: non sarebbe mai più sceso in campo. Negli anni successivi ha continuato a combattere la sua dipendenza e adesso ha deciso di aprirsi sulla questione in seguito a qualcosa che gli è successo all'inizio di quest'anno e che ha descritto come "l'esperienza più orrenda" della sua vita.

I problemi erano infatti continuati fino a febbraio di quest'anno, quando il 41enne ha detto di aver ordinato alcuni antidolorifici su internet dall'India, di non sapere cosa contenessero e – entro due minuti dall'assunzione – di non sapere più chi fosse. "È stata l'esperienza più orrenda che abbia mai avuto in vita mia – ha raccontato – Stavo malissimo, la sera sono andato a letto e la mattina dopo sono andato in macchina e li ho buttati tutti nello scarico. Ho pensato ‘devi liberarti di questa roba o ti ucciderai'…".

Kirkland ha frequentato il centro di riabilitazione di Parkland Place in Galles, dove si è sottoposto a una disintossicazione che ha descritto come la "settimana peggiore" della sua vita, potendo contare sull'aiuto fondamentale di sua moglie Leeona, che gli ha impedito di prendere quelle maledette compresse. I problemi del portiere alla schiena sono cominciati in maniera molto banale, durante un allenamento al Liverpool, quando un compagno – invece di scavalcarlo saltando alle sue spalle – gli è invece atterrato addosso.

La situazione è peggiorata sempre di più e nella stagione 2009/10 al Wigan ha iniziato a soffrire di spasmi molto dolorosi alla schiena. Nel 2013, nel corso della sua seconda stagione allo Sheffield Wednesday, rivelò che stava assumendo antidolorifici ogni giorno. A quel tempo Kirkland assumeva 2.500 milligrammi di Tramadolo al giorno, molto al di sopra della dose raccomandata di 400 milligrammi. In un video pubblicato su Twitter ha detto qualche giorno fa: "Sono stato dipendente dagli antidolorifici per 10 anni, è stato un periodo orribile per me, ma anche per le ragazze. Leeona e Lucy avevano un marito e un padre ma io non ci sono stato, ero completamente incasinato. Ora mi sento in maniera fantastica, ne sono uscito da 5 mesi. Leeona è stata incredibile, mi controllava ogni notte. Questa è la terza volta che li abbandono e spero di starne fuori definitivamente".

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