L’ex moglie accusa Welliton di violenze e posta un video da brividi sui social, lui confessa
Accuse tremende, con tanto di materiale audio, video e fotografico a supporto. L'ex attaccante brasiliano Welliton è finito nell'occhio del ciclone a causa delle tremende denunce della sua ex moglie Rafaela Carvalho. La donna ha rivelato di essere stata oggetto di violenze, minacce e stalking da parte dell'ex giocatore per ben 6 anni. Gli abusi si sarebbero verificati non solo in patria ma anche all'estero, proprio durante le esperienze calcistiche del bomber.
Meglio noto solo come Welliton, Welliton Soares de Morais, ha concluso la sua carriera da poco. Il classe 1986 cresciuto in patria con Ituano e Goias, ha militato oltre che nel Gremio e nel San Paolo anche in Russia (Spartak Mosca), Spagna (Celta Vigo) e Turchia (Mersin e Kayserispor), per chiudere poi negli Emirati Arabi Uniti. Una sorta di giramondo che si è tolto la soddisfazione anche di vincere due titoli di capocannoniere nel massimo campionato russo.
A suo carico dunque ci sono quattro capi di imputazione, ovvero minacce, aggressioni fisiche e psicologiche e persecuzioni. La donna ha raccontato la sua triste storia ai microfoni della stampa brasiliana, a UOL, rivelando di essere stata vessata anche durante l'avventura negli Emirati Arabi Uniti dal 2017 al 2021: "È stato così per molti anni, sei anni. Ci sono stati molti attacchi quando vivevamo fuori dal Brasile. Abbiamo vissuto negli Emirati Arabi Uniti e per un po' non siamo stati ufficialmente sposati sulla carta. Non c'era giustizia per le donne lì. Dopo gli attentati mi ha persino nascosto il passaporto, il cellulare, i soldi. Sono riuscita a scappare a casa di alcuni amici brasiliani, che mi hanno accolto. Pochi lo sapevano".
Le cose per lei non sono migliorate, quando si è concretizzato il ritorno in Brasile. Rafaela infatti ha chiesto protezione alla polizia e al Pubblico Ministero, affermando di essere stata aggredita da Welliton con pugni, schiaffi, tentativi di strangolamento, spinte e calci, e di essere stata costantemente perseguitata e minacciata ad ogni tentativo di allontanarsi e porre fine alla relazione. A sostegno della sua tesi, l'ex signora Welliton ha portato delle conversazioni in cui il giocatore offende, minaccia e prova insistentemente a contattarla (avrebbe effettuato in un'occasione ben 70 telefonate consecutive).
Rafaela ha chiesto il divorzio più di un anno fa e ha denunciato più volte l'ex marito alla polizia, rivelando di soffrire di depressione e di aver perso 16 kg: "Mi insegue ancora. Sono passate un paio di settimane da quando le persone a lui vicine mi mandano messaggi, minacciandomi. Ciò che mi ha spinto a raccontare la storia è stata una minaccia, una persona che diceva che la mia vita sarebbe diventata un inferno. Non mi vedo ancora al sicuro. Da questi messaggi credo che la sicurezza sarà maggiore, tutto quello che mi succede viene registrato".
La brasiliana ha poi proseguito: "In realtà aveva un problema con l'alcol, ma ci sono stati innumerevoli attacchi mentre era sobrio e non aveva bevuto. Questa cosa è durata diversi anni, e se non fosse stato per gli amici e le poche persone che mi hanno aiutato in quegli anni, penso che avrebbe potuto uccidermi".
Sul suo profilo Instagram Rafaela Carvalho ha postato un video con le immagini dei lividi, dei capelli strappati, dei cellulari rotti a sostegno delle sue accuse e anche un video con una confessione di Welliton che ammette di averla aggredita e dice: "un uomo picchia una donna se lei lo prende in giro", sorridendo per il fatto di non essere stato arrestato.
Tutto accompagnato da questa didascalia: "Di fronte a tutte le ripercussioni della mia storia. Di fronte a tanti messaggi, tanta accoglienza, tante persone che mi dicono cose belle. Tante donne che gridano aiuto. Ho deciso di postare qui un po' di quello che ho vissuto. Non è facile. Ma non è una storia di femminicidio. È una storia di superamento di questa situazione! A tutte le donne che vivono questo, sentitevi abbracciate da me!!!! Giuro che vorrei poter dare il benvenuto a ognuna di voi. E NON STATE ZITTE!".