L’ex laziale Pedro Neto fa impazzire i tifosi inglesi: la giocata è una fuga impossibile da Alcatraz
I tifosi della Lazio lo ricordano come una giovane meteora transitata nel cielo biancoceleste, quando 5 anni fa – allora 17enne – Pedro Neto venne prelevato dal Braga assieme al connazionale portoghese Bruno Jordao, più grande di due anni, con un prestito biennale con obbligo di riscatto.Il romano non lasciò alcuna traccia (un cartellino giallo in 55 minuti distribuiti in 5 presenze, questo il suo ruolino in prima squadra), ma dopo l'approdo al Wolverhampton nel 2019 le cose sono drasticamente cambiate per Pedro Neto, che adesso è un giocatore in rampa di lancio nel firmamento della Premier League.
Il ragazzo, un esterno offensivo di piede mancino, si è costruito una solida fama di calciatore tutto estro e fantasia, con video che ne esaltano le giocate e i dribbling, preannunciandone un futuro radioso in club più blasonati dei Wolves, che intanto se lo godono. La squadra di Bruno Lage – da 4 anni solidamente in Premier senza troppi patemi – sabato scorso era impegnata in casa del Leeds.
Il match alla fine è stato vinto dai padroni di casa per 2-1, ma a prendersi poi le copertine è stato il gesto tecnico compiuto da Pedro Neto, un'autentica magia. Ad inizio secondo tempo, il nazionale portoghese ha puntato la linea di fondo con uno scatto bruciante sulla sinistra, poi è rientrato ma si è trovato di fronte due avversari, pronti a stringerlo in una morsa all'apparenza impossibile da eludere. È stato in quel momento che l'ex laziale si è fatto guidare dal suo istinto, tirando fuori dalla scatola dei trucchi una ‘ruleta' in spazi strettissimi che lo ha fatto evadere da Alcatraz.
Una giocata che ha fatto scendere un ‘oooh' di meraviglia anche dagli spalti di Elland Road, mentre i telecronisti spendevano paragoni importanti e i social esplodevano. Frenato da un grave infortunio al ginocchio occorsogli nell'aprile dello scorso anno, per il quale è stato fuori parecchi mesi, a 22 anni Pedro Neto sembra davvero sulla buona strada per dimostrare che gli scout della Lazio non si erano sbagliati: quel ragazzino del Braga aveva tanta stoffa.