L’ex bomber del Manchester United non lo riconosce più nessuno: “Una volta ero Brian McClair”
Brian McClair è un nome importante nella storia del Manchester United e del calcio britannico: parliamo di un attaccante prolifico e amatissimo, che ha vestito la maglia dei Red Devils per un decennio tra il 1987 e il 1998, uno dei primi acquisti della leggendaria era di Alex Ferguson. Il calciatore scozzese arrivò 24enne dal Celtic, dove aveva segnato a pacchi, e si confermò subito a Manchester, realizzando 24 reti nella sua prima stagione: la coppia d'attacco con il ‘Toro' Mark Hughes fece la fortuna dello United, con cui McClair vinse quattro campionati, tre Coppe d'Inghilterra e una Coppa delle Coppe, oltre ad altri trofei.
Chiuso da Andy Cole nelle sue ultime stagioni a Old Trafford, McClair lasciò lo United nel 1998 a 35 anni, andando a chiudere la carriera in patria al Motherwell e ritirandosi pochi mesi dopo, avendo all'attivo anche 30 presenze con la nazionale scozzese, con cui prese parte alla fase finale degli Europei del 1992. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, McClair ha provato a diventare allenatore, non andando tuttavia mai oltre il ruolo di vice (al Blackburn) o di tecnico della squadra riserve e delle giovanili (allo United). L'ex attaccante ha lasciato definitivamente i Red Devils nel 2015, quando è entrato nei quadri della Federcalcio scozzese, uscendone appena un anno dopo.
Era il 2016, da allora molte cose sono cambiate, in primis l'immagine di McClair, che adesso appare davvero irriconoscibile. Capelli lunghi e barba folta nascondono il bomber che fu: una foto scattata il mese scorso in un pub e poi pubblicata da un tifoso su Twitter, ha stupito tutti: non potevano credere che quell'uomo apparentemente più vecchio dei suoi 59 anni fosse il bomber che ha fatto sognare una tifoseria intera, quando Manchester significava solo United.
Qualcuno ha associato il nuovo look dello scozzese ad una sua possibile situazione di difficoltà: non è la prima volta che campioni del passato dilapidano le loro fortune e sono costretti poi ad una vita di stenti. Non è questo il caso di McClair, che se la passa benissimo e semplicemente ha scelto di andare in giro con questo aspetto. La sua nuova immagine peraltro genera confusione in chi lo incontra, come spiega lui stesso con ironia: "Succede molto più di quanto avessi immaginato, in particolare per il fatto che sono coperto da questa adorabile roba grigia che mi sta crescendo sulla faccia. È divertente ascoltare quello che dicono. A volte mi sono trovato in situazioni in cui il mio nome è saltato fuori e la gente non aveva idea che fossi io, il che è piuttosto bizzarro".
L'ex attaccante racconta come risponde a chi intuisce che dietro quella barba ci sia un individuo che tanti anni fa è stato qualcuno: "Quando mi chiedono se sono Brian McClair, io dico ‘lo ero', il che è piuttosto sconcertante per molte persone. In che senso lo eri? Chi sei ora? Cosa sei adesso?". Adesso McClair sostanzialmente riflette su fatti e persone, e condivide i suoi pensieri in un proprio podcast, ‘Life With Brian' , che va avanti da due anni, con 35 episodi registrati.
Il buon Brian è il primo a scherzare quando gli si fa notare che ha l'aspetto di un senzatetto. Quando qualche giorno fa è andato alla celebrazione del trentesimo anniversario della squadra vincitrice del titolo dello United nel 1993, ha rassicurato il pubblico che aveva un posto dove stare la notte. E del resto il look attuale è quanto di più diverso da quello ben rasato dei tempi in cui gonfiava la rete. Parlando nel suo podcast, lo scozzese ha ricordato un incontro in un pub di Glasgow con un uomo che si rifiutava di credere che fosse lui, nonostante avesse cercato una foto da calciatore sul telefonino e la tenesse davanti al viso di McClair.
In un'altra occasione, diversi anni prima, qualcuno aveva sentito che Brian McClair era al bar e tuttavia si era avvicinato ad un amico dell'ex giocatore – che era assieme a lui – e gli aveva chiesto un autografo. "Il mio amico non mi somiglia per niente ed è molto più corpulento – ha raccontato ridacchiando l'ex attaccante – Mi ha indicato, per dire che ero io, ma il ragazzo ha detto: ‘No, quello non è Brian McClair'. Il mio amico allora mi ha dato un pezzo di carta e io l'ho firmato. Il ragazzo a quel punto era totalmente disgustato e si è rivolto al mio amico dicendogli: ‘Che tipo di fottuta persona sei? Non puoi nemmeno firmare un autografo, cazzo?'. È andato via dicendo a tutti i suoi amici che ‘quel Brian McClair è uno stronzo'. Forse va ancora in giro maledicendomi perché sono troppo arrogante per firmare i miei autografi…".
Se qualcuno era preoccupato per l'ex bomber scozzese, può stare tranquillo: non solo non ha problemi, ma il suo senso dell'umorismo è ancora al meglio.