L’Everton gioca, cade il velo su Sigurdsson: è lui l’accusato di pedofilia, gli altri ci sono tutti
Adesso anche l'ultimo velo è caduto, ora che l‘Everton è sceso in campo nel primo match della nuova stagione di Premier League: è Gylfi Sigurdsson il calciatore che lo scorso 16 luglio è stato arrestato con la pesantissima accusa di reati sessuali su minori. I media inglesi continuano a riferirsi a lui – per motivi legali – come "il calciatore di 31 anni, sposato, nazionale del suo Paese, sospeso dall'Everton", ma basta dare un'occhiata alla distinta della squadra convocata da Rafa Benitez per l'esordio col Southampton per togliere qualsiasi dubbio residuo sulla vicenda.
Sabato scorso infatti c'erano tutti al Goodison Park – al netto di Gbamin, André Gomes, Moise Kean e James Rodriguez, in isolamento causa Covid – ma soprattutto c'era in panchina Fabian Delph, l'altro 31enne nazionale e sposato che nelle scorse settimane era finito anch'egli nel tritacarne mediatico dopo i comunicati della polizia e dell'Everton. Del resto, da quei drammatici giorni, di Sigurdsson si erano perse completamente le tracce, dopo che era stato rilasciato su cauzione. La moglie lo aveva mollato per tornare a casa dai suoi cari in Islanda, mentre anche gli sponsor lo abbandonavano: una triste fine per chi in patria era fino ad un mese fa una leggenda vivente, nominato miglior calciatore islandese per 8 volte.
Sigurdsson fin dall'inizio non ha mai smesso di proclamarsi innocente e mai come in questo caso – vista l'accusa infamante di pedofilia – bisogna attendere che la giustizia faccia il suo corso senza emettere sentenze affrettate. Quello che è certo è che la sua carriera è finita in un buco nero da cui sarà molto difficile uscire. Intanto "il calciatore della Premier League che è stato arrestato in relazione a reati sessuali su minori" – rende noto Sky Sports UK – ha ottenuto una proroga della cauzione fino al 16 ottobre, mentre le indagini vanno avanti. L'Everton ha confermato che è stato sospeso in attesa che l'inchiesta vada avanti, aggiungendo: "Il club continuerà a supportare le autorità con le loro indagini e non rilascerà ulteriori dichiarazioni in questo momento".