L’esultanza spavalda di Ibrahimovic a Roma: i vostri fischi mi caricano
L'esultanza di Zlatan Ibrahimovic catalizza l'attenzione dell'Olimpico dopo il gol segnato su punizione contro la Roma. È la rete che porta in vantaggio il Milan nel confronto diretto. Il suo 400° gol in carriera arriva grazie a una conclusione, velenosa, intelligente, potente e precisa sulla quale Rui Patricio nulla può. Nemmeno il "trucchetto del coccodrillo" (l'uomo steso e piazzato alle spalle della barriera proprio per disinnescare bordate di quel tipo) è servito per frenare il rasoterra scagliato dallo svedese. Il portiere giallorosso vede la palla sfilare dinanzi a sé, spegnersi nell'angolo alla sua sinistra, non accenna alla parata. La velocità della palla è tale da rendere vano ogni tentativo.
È in quel momento che lo svedese si prende la scena: punta con lo sguardo il settore, allarga le braccia e manda baci. Un'euforia spavalda, da gladiatore nell'arena: fa folklore, sono situazioni del genere che esaltano l'indole "guerriera" della punta rossonera. L'attaccante si rivolge verso la curva dei tifosi giallorossi e sembra quasi sfidarli, festeggia in maniera tronfia, sembra dire: urlate più forte, non vi sento… i vostri fischi non mi intimoriscono ma mi caricano.
Lo stadio è ammutolito. C'è un attimo in cui l'unico boato che si sente è quello dei sostenitori rossoneri che urlano la loro gioia dal settore ospiti. Lo faranno anche in un secondo momento ma vedranno la rete annullata per posizione di fuorigioco dello stesso Ibra.
È la serata di Zlatan, la punizione è come il segno di Zorro. Il gol segnato contro la Roma gli permette anche di prendersi il nuovo record in Serie A. Ironia della sorte, ha strappato a Francesco Totti il primato di marcatore più anziano della storia della Serie A nello stadio capitolino. L'ex capitano della magico aveva fatto centro a 39 anni, 11 mesi e 15 giorni. Roma-Sampdoria – finita 3-2 nella stagione 2016/2017 – fu l'occasione per fare la storia. Ibra ha imposto la sua.