L’esultanza liberatoria della Juventus in Supercoppa racconta quanto fosse delicato il momento
Le urla di Bonucci, i salti di gioia di Pirlo e le parole di Cristiano Ronaldo. Potrebbe essere riassunto così il post-partita della finale di Supercoppa Italiana 2020 per la Juventus. La squadra bianconera ha battuto per 2-0 il Napoli al Mapei Stadium e si è presa per la nona volta nella sua storia il trofeo che viene assegnato in un unico match tra il club vincitore dello Scudetto e quello che detiene la Coppa Italia. I bianconeri hanno festeggiato prima e dopo essere saliti sul palco ma dietro quell'esultanza dopo il gol di Alvaro Morata al 95′ c'è molto di più di una semplice vittoria e di un trofeo in più in bacheca: la Vecchia Signora veniva dalla brutta sconfitta di Milano contro l'Inter e le critiche sono state ferocissime. Sul banco degli imputati è finito Andrea Pirlo, che ha subito attacchi per il modo in cui ha impostato il match e per come l'ha gestito; e i calciatori, mai in grado di creare problemi alla difesa nerazzurra e di cambiare passo.
La vittoria della Supercoppa ha messo da parte quanto detto nei confronti della squadra campione d'Italia in carica fino a poche ore prima e l'esultanza al fischio finale dell'arbitro Valeri racconta quanto fosse delicato il momento dei bianconeri. La corsa e i balzi di gioia dopo la vittoria di Pirlo, che si è lasciato andare in un’esultanza che richiama quella più celebre di Berlino del 2006; mettono a nudo come la pressione stesse diventando molto alta nell'ambiente juventino e perdere la seconda gara di fila avrebbe significato avere qualche certezza in meno in merito al nuovo progetto. Uscire sconfitti in pochi giorni con Inter e Napoli sarebbe stato un colpo molto forte da attutire ma i bianconeri hanno reagito e sono ripartiti.
Il primo trofeo da allenatore di Andrea Pirlo sembra aver riportato il sereno intorno e all'interno dell'ambiente della Vecchia Signora ma questo si vedrà già al prossimo passo falso, nel caso dovesse arrivare a breve.