Lukaku segna una tripletta col Belgio ed esplode per l’orgoglio: esulta con un gesto polemico
Tripletta con il Belgio ed esultanza polemica che non ha bisogno di molte spiegazioni per capire cosa volesse dire Romelu Lukaku. E, soprattutto, a chi fosse indirizzata. Molto più di una persona, a giudicare (anche) dal fuoco amico che gli è arrivato addosso. Nella sfida giocata in Svezia, sotto gli occhi di Zlatan Ibrahimovic (che entra negli ultimi venti minuti e con il quale fu protagonista di un furibondo faccia a faccia in un derby) l'attaccante dell'Inter ha ritrovato la gioia (e l'orgoglio) del gol, tolto un po' di ruggine da quel ruolo di bomber che non riusciva più a interpretare con fisicità letale, messo a tacere quanti lo hanno messo nel mirino in questi mesi.
È stato come togliere qualche sassolino dalla scarpa e rispedirlo al mittente. Verso chi? Contro quelli che Italia come nel suo Paese gli hanno rivolto critiche pesanti. "Silenzio, adesso zitti tutti", è il senso di quell'espressione dietro la quale c'è tutto la fiducia di chi non aspettava altro per rispondere coi fatti, sul campo, ai detrattori e annientarli nell'unico modo possibile: fare qualcosa di straordinario.
Fa anche dell'altro Big Rom, a testimonianza che la sua non è protesta rivoluzionaria, che non cova vendetta. Mette la mano sinistra davanti al naso ma la destra la porta alla fronte a mo' di saluto militare: come a dire… "presente, faccio il mio dovere come sempre".
Tre gol, tre urla che che rimbalzano fino a Milano, tre segnali incoraggianti che fanno drizzare le antenne a Simone Inzaghi e all'Inter che delle sue reti hanno bisogno come l'aria per la volata Champions in campionato (così come per il doppio confronto in Coppa). In una serata coi ‘Diavoli Rossi' di Tedesco (al debutto come ct) Lukaku ha realizzato lo stesso numero di reti segnate con i nerazzurri in 15 match di Serie A. Cinque in totale le marcature aggiungendo anche quelle in Champions.
Cinque sprazzi di luce nel buio di una stagione finora tormentata e nervosa, che lo ha portato perfino a litigare in campo con Barella. Ma quella è un'altra storia, fa già parte del passato. La tripletta con la quale ha messo in ginocchio la Svezia traccia una linea spartiacque anche rispetto alle vicende più recenti. "Zitti tutti", dice Lukaku che spazza via anche quei mugugni che in patria avevano sottolineato gli errori sotto porta contro la Croazia ai Mondiali.