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L’esultanza amara di Andrea Agnelli in Juve-Parma nella serata più strana

Non è passata inosservata la reazione di Andrea Agnelli all’importantissimo gol di Alex Sandro che ha dato il via alla rimonta della Juventus sul Parma a poche ore dal flop del progetto Superlega di cui il numero uno bianconero era uno dei principali artefici: nessuna esultanza e un volto pensieroso e triste come mai accaduto prima dopo una rete della sua squadra.
A cura di Michele Mazzeo
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Nel match dell'Allianz Stadium la Juventus batte 3-1 il Parma riportandosi a -1 dal secondo posto in classifica con i bianconeri che tornano dunque alla vittoria dopo la brutta sconfitta di Bergamo contro l'Atalanta e si rilanciano nella lotta per un posto nella prossima Champions League. Una bella serata dunque per la squadra juventina che però non era cominciata bene dato che l'errore di Cristiano Ronaldo in barriera sulla punizione di Brugman ha favorito l'iniziale vantaggio degli ospiti. Ma la formazione di Andrea Pirlo ha poi mostrato carattere e determinazione ribaltando la partita e conquistando gli importantissimi tre punti.

Tutti felici allo Stadium tranne Andrea Agnelli che è apparso visivamente provato da quanto avvenuto nelle ultime settantadue ore con la nascita e l'imminente flop del progetto Superlega di cui lui era uno dei grandi fautori insieme al numero uno del Real Madrid Florentino Perez. Sugli spalti dello Stadium infatti non è stato l'Andrea Agnelli di sempre, quello che vive con grande passione e trasporto le partite della sua squadra lasciando trasparire le proprie emozioni.

L'emblema della serata surreale vissuta dal numero uno bianconero è la reazione all'importantissimo primo gol di Alex Sandro arrivato a pochi minuti dall'intervallo e che ha rimesso in piedi un match che dopo l'improvviso svantaggio sembrava esser sfuggito di mano alla Juventus: nessuna esultanza, nessun trasporto e soltanto una timida stretta di mano con il vicepresidente Pavel Nedved. Ma a non passare inosservata e soprattutto la sua espressione pensierosa e triste che fa pensare che ancora non ha per nulla metabolizzato il flop subito con la Superlega. E se neanche una rimonta della sua Juventus riesce a tirargli su il morale forse c'è da preoccuparsi.

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